Quando il complesso “sistema giudiziario” italiano tutela le legittime istanze dei cittadini, viene garantito lo Stato di diritto. Da queste colonne siamo contenti di poterlo affermare. E’ ciò che è accaduto ad gruppo di cittadini di Manfredonia, costituiti in Comitato, che da oltre tre anni lottano per tutelare le proprietà dei propri terreni su cui erano previsti dei progetti di sviluppo socio-economico. All’epoca dei fatti, la Regione Puglia approvò il nuovo “Piano Faunistico Venatorio Regionale 2018-2023”, istituendo una nuova “Oasi di protezione” estesa per una superficie di 588,92 ettari nella Zona degli Sciali della Riviera Sud di Manfredonia a forte vocazione turistica fino alla ex Daunia Risi. L’istituzione della nuova Oasi non fu mai notificata ai proprietari dei succitati “terreni edificabili” assoggettandoli così a dei vincoli ambientali. Il predetto Comitato si oppose all’istituzione dell’Oasi con ricorso al Tar di Bari ma fu rigettato. Con fermezza il Comitato si è appellato al Consiglio di Stato che con ordinanza n. 4932 del 07.12.2023 ha accolto l’istanza cautelare dei proprietari dei terreni della Riviera Sud dichiarando che la sentenza del Tar di Bari <non convince laddove nega la legittimazione attiva dei ricorrenti per la mancata presentazione dell’opposizione di interesse dei proprietari e conduttori dei fondi incisi dal piano faunistico impugnato>. Quindi la Regione Puglia dovrà togliere il vincolo faunistico sull’area della nuova Oasi in cui sono presenti terreni agricoli, le strutture turistiche degli Sciali dove la fauna non nidifica. Inoltre, in queste aree, l’Acquedotto pugliese sta investendo ingenti risorse pubbliche per ricostruire la rete idrica/fognaria e rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più numerosa soprattutto d’estate. Confidiamo nella giustizia della legge e nella “decisione nel merito” del Consiglio di Stato che si dovrà pronunciare il 16 maggio 2024. Finalmente verranno garantiti i diritti del neo Comitato e dei tanti giovani imprenditori che nell’ampia zona della Riviera Sud stanno investendo i propri sogni di sviluppo eco-sostenibili, coniugando l’amore per la natura a quello socio-economico. Il fotografo naturalista Antonio Calvano, membro del Comitato, sostiene ai nostri microfoni: “questa meravigliosa costa, ricca di biodiversità sia per la fauna sia per la flora presente, se non preservata dalla nostra presenza, diventa una discarica a cielo aperto. Noi invece vogliamo valorizzarla con idonei progetti di sviluppo del turismo così da poter fruire di questo straordinario paradiso che la natura mostra in tutta la sua bellezza”. La loro visione di futuro è connessa a quella dello sviluppo del territorio in cui sono nati e che non vorrebbero lasciare.
di Grazia Amoruso
Complimenti ad Antonio Calvano e al gruppo di giovani imprenditori che stanno lottando contro la Regione Puglia che, negli ultimi decenni, ha apposto sulla Riviera Sud del Golfo di Manfredonia vincoli che impediscono qualsiasi sviluppo del turismo (SIC, ZPS, PPTR, Piano delle Coste, ecc.) e, da ultimo, una Oasi di Protezione istituita dal nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale 2018-2023, su terreni che non hanno le caratteristiche naturali per consentire la protezione della fauna selvatica, essendo fortemente antropizzati per la presenza di villaggi turistici, camping, stabilimenti balneari, piscine, parchi acquatici, ristoranti e bar all’aperto, oltre a terreni agricoli per la produzione di ortaggi pregiati, di cui alcuni con serre. L’unica fauna selvatica che hanno protetto i grandi “esperti ambientalisti” della Regione sono i cinghiali, che stanno proliferando in maniera vertiginosa (causando incidenti stradali e danni alle colture di ortaggi).