Di Aldo Caroleo, dedicato all’amico Giuseppe di Sabato
Come è stato detto altrove, nei protiri dei portali delle chiese medievali ci sono sempre due leoni stilofori che possono essere raffigurati da soli con gli sguardi rivolti verso il centro dello stesso protiro, come per ammonire coloro i quali si apprestano ad entrare nel Tempio ed incontrarsi con la Divinità di togliersi tutte le incrostazioni della quotidianità umana .
In altri casi, a seconda del programma iconologico dei Magister i Leoni sono raffigurati uno alle prese con un animale rettiliforme, mentre l’altro leone può essere raffigurato con altre istoriazioni.
Uno comunque è sempre raffigurato alle prese con un serpente o un animale che lo ricorda, simboleggiando, il leone, il Cristo (Il Leone della Tribù di Giuda) che nel deserto annienta i suo avversario: il demonio (il serpente, appunto).
Tanti i portali che hanno un leone alle prese con il serpente: quello di San Leonardo, quello di Trani, quello di Bitetto e poi tanti altri disseminati nelle varie chiese Romaniche.
Anche nella Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto ho individuato sul leone di sinistra di fronte la presenza di un serpente a due teste da cui si dipartono le spire degli stessi che si avvolgono sulle zampe del leone.
Questo a far comprendere quante cose ancora ci sono da scoprire nel grande bacino archeologico di Siponto.
Ho dovuto intuirne la presenza in modo del tutto casuale, anche perché la posizione del leone è abbastanza alta e quindi di difficile individuazione.
Ma osservando bene, con una scaletta, ho potuto “scoprire” le due teste quasi combacianti, con la presenza di squame e anche degli evidenti punti scavati che individuano gli occhi.
Sulle parti laterali destra e sinistra in corrispondenza delle zampe del leone si possono sicuramente scorgere le spire dei serpenti avvinghiati alle stesse zampe, e in particolar modo la parte finale delle code degli stessi.
Propongo delle foto scattate da me.
Questo nuovo particolare potrà essere fatto osservare ed ammirare in quel gioiello unico che è la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto.
(Questo mio contributo, in onore e memoria dell’amico Giuseppe Di Sabato, amico mai dimenticato.
Aldo Caroleo