Giovedì 26 Dicembre 2024

Poliambulatorio diocesano a supporto della salute dei fragili

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La Caritas incrementa i servizi a favore dei bisognosi

«I DATI che emergono dal Centro di Ascolto Diocesano evidenziano una continua richiesta d’aiuto da parte di persone che non possono accedere al Servizio Sanitario Nazionale o che hanno difficoltà di accesso»: Angela Cosenza, responsabile dell’Ufficio progettazione e coordinamento della Caritas diocesana Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, spiega così la decisione di istituire presso la “Casa della carità” di Manfredonia, lo stato maggiore delle tante iniziative gestite dalla Caritas, l’Ambulatorio sociale polispecialistico intitolato al compianto monsignor Michele Castoro, 129esimo arcivescovo di Manfredonia (2009-2018). Un punto di riferimento non solo del welfare ma di una vasta gamma di servizi alla persona.

«NELL’ULTIMO anno – ragguaglia Cosenza – il nostro Centro di ascolto diocesano ha registrato più di mille accessi con richieste di vario tipo, dal pagamento utenze, al fitto di casa, a richieste di lavoro, all’assistenza sanitaria; la Caritas diocesana svolge un assiduo servizio alimenti: è Opc e rifornisce 22 Opt delle diocesi più due mense cittadine, complessivamente sono stati 4.335 i beneficiari del servizio; alla mensa serale “Pane e vita” sono stati distribuiti 2.766 pasti; e sempre nell’ultimo anno sono stati ospitati 20 afghani provenienti dal Pakistan attraverso il corridoio umanitario di Caritas italiana e dieci persone senza fissa dimora. Per l’anno in corso questi numeri – prevede – saranno certamente superati di parecchio».

  ORA anche l’assistenza sanitaria. «La salute del singolo – osserva Cosenza – è strettamente connessa con quella della collettività». Il complesso dell’Ambulatorio, inaugurato dall’arcivescovo padre Franco Moscone, è posto al piano terra della “Casa”, nella palazzina del “Buon Samaritano”. Direttore sanitario del servizio assicurato da un folto gruppo di medici volontari specialisti in varie discipline, è il chirurgo senologo Roberto Murgo. «L’idea nasce – espone – dal desidero di un gruppo di professionisti che dopo aver esercitato in strutture pubbliche e private, intendono offrire le proprie competenze gratuitamente e volontariamente, a favore dei più bisognosi, rispondendo ad una diffusa e crescente domanda di salute a ci il Sistema sanitario nazionale ha ed avrà sempre maggiori difficoltà ad assicurare a causa dei costi sempre più alti e del personale sanitario insufficiente».

EPPERTANTO l’Ambulatorio diocesano, finanziato con i fondi CEI 8xmille, è aperto a tutte le categorie più deboli, di qualsiasi sesso, età, origine e condizione; in particolare a quelle persone che non sono coperte dall’assistenza sanitaria nazionale o che hanno difficoltà ad accedervi. «Naturalmente – ha tenuto ad evidenziare il direttore Murgo – contiamo sulla collaborazione di tutta la comunità, dalle parrocchie ai Servizi sociali comunali, dalle associazioni, ai singoli cittadini, che potranno effettuare le segnalazioni al Centro d’ascolto della Caritas (0884 568499). Così come intendiamo dialogare armonicamente con tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio».

  Michele Apollonio

 

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