Durante il consiglio comunale del 28 settembre u.s., il sindaco ha proceduto al proprio autoincensamento, una (immeritata) lode ed esaltazione di se stesso e della propria opera (?). Uno shogun colpito da “adriatepsia”, termine greco traducibile come mancanza di modestia o vergogna, ma anche come indifferenza riguardo alle conseguenze delle proprie azioni sugli altri. Sostantivo che gli storici abbinano all’imperatore romano Caligola, noto per i suoi misfatti e la sua proverbiale superbia e presunzione.
Uno shogun, Rotice, che non ha combattuto con onore, secondo i dettami del codice dei samurai, ma ha tramato e complottato per diventare imperatore.
Un sindaco che nelle sue logorroiche esternazioni (in verità, spesso difficili da seguire) ha parlato di rispetto verso l’elettorato che l’ha votato, di nuova partenza e rinascita, ma ha furbescamente omesso di dire alla città che non ha i numeri per governare e che i voti per vincere le scorse elezioni comunali gli sono pervenuti grazie agli alleati di coalizione che oggi non ci sono più. Ed infatti:
Il candidato più suffragato della sua lista, l’avv. Angelo Salvemini, nominato assessore, è stato defenestrato. Il più suffragato di Forza Italia, dott. Giuseppe Basta, ha fatto la stessa fine, vittima di richieste di trasparenza e condivisione. Forza Italia, il partito che ha permesso al sindaco di vincere al ballottaggio (…che neanche per sogno avrebbe diversamente vinto!), preso atto della sua inadeguatezza politico-amministrativa e della sua inaffidabilità, per il bene (quello vero e non solo declamato!) della Città, al fine di prevenire ulteriori danni a Manfredonia, gli ha ritirato il proprio sostegno, passando alla opposizione. Fratelli d’Italia lo ha sfiduciato già da gennaio scorso. I civici, che hanno contribuito alla sua vittoria, sono all’opposizione. Un sindaco, insomma, che non ha più nè il consenso popolare, né il sostegno delle forze che lo hanno condotto alla vittoria.
Un sindaco che mente sapendo di mentire: che per giustificare il proprio tradimento al centrodestra, tradimento grazie al quale ha consegnato la Provincia di Foggia alla sinistra, racconta la favoletta di aver voluto una candidatura “identitaria” (lui, con la sua storia, identitario?) e che finisce con l’affermare che si rivolge a chi gli risolve i problemi, citando il ministro Salvini, a cui avrebbe implorato di evitare l’insediamento dell’impianto Energas! Peccato, però, che comunicati e foto testimoniano, sconfessando le sue bugie, che è solo grazie all’On.le Gatta, che è stato organizzato l’incontro per Energas presso il Ministro dell’Ambiente, al quale hanno partecipato il deputato manfredoniano, il sindaco, il Vescovo e a una rappresentante delle associazioni ambientaliste. Bugie, sempre e solo bugie!
Adesso però, Sindaco, dopo averne raccontate tante, troppe, ai sipontini, si faccia un esame di coscienza e se veramente vuole il Bene della sua città, di cui si riempie tanto la bocca, si dimetta, in un sussulto di Dignità e di amore (vero!) per la nostra comunità, che non ne può più e vuole rialzare la testa dal baratro sempre più profondo in cui la sta spingendo.
Forza Italia Circolo di Manfredonia