Venerdì 22 Novembre 2024

Mercato immobiliare in Italia: diminuiscono compravendite e prezzi

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In Italia calano le compravendite immobiliari e cominciano a scendere anche i prezzi: a rivelarlo è l’Istat, che ha recentemente reso pubblici i dati dei mesi compresi tra aprile e giugno di quest’anno.

Il quadro in questione, ampiamente previsto soprattutto nel corso del 2022 dagli esperti del settore, è determinato innanzitutto dal trend inflattivo, che ha recentemente portato, come risposta fisiologica alla congiuntura economica, i vertici della BCE a optare, nelle scorse settimane, per l’ennesimo rialzo dei tassi.

Calano le compravendite immobiliari soprattutto nelle città

Le compravendite immobiliari in Italia sono calate, da aprile a giugno 2023, soprattutto nelle città. Rispetto al medesimo periodo del 2022, la flessione negativa è stata del 16%.

In tutto il territorio nazionale, sono state vendute circa 35mila abitazioni in meno rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.

La situazione peggiore si può riscontrare nelle grandi città, dove la perdita di quota delle compravendite immobiliari è stata, sempre dati Istat alla mano, del 17,2%.

Anche i centri di provincia non brillano: con un -15,4% di compravendite di immobili residenziali dal 2022 al 2023 nei mesi compresi tra aprile e giugno, confermano un trend, per il settore, che nulla ha a che vedere con i numeri dorati del 2021, l’anno post fase acuta dell’emergenza Covid.

Se si guarda ai singoli centri urbani, quello con i numeri peggiori è Bologna. Sotto le due Torri, le compravendite in un anno sono calate del 22,8%. Secondo posto in questa classifica per Roma, con un -21,5% e terzo per Milano, dove la flessione verso il basso ha superato, anche se di poco, il 17%.

Nel trimestre precedente a quello sopra menzionato, il calo si era fermato molto prima, ossia all’8,3%.

La situazione dei prezzi

Cosa dire, invece, in merito alla situazione delle quotazioni immobiliari residenziali in Italia? Sempre nel report sopra menzionato, l’Istat ha messo in primo piano i dati relativi all’indice dei prezzi delle abitazioni, il cosiddetto IPAB.

I numeri in merito, relativi al secondo trimestre del 2023, fotografano la prosecuzione di una tendenza all’insegna del rallentamento. Si parla di preciso di una perdita di quota dello 0,7%, un trend totalmente diverso rispetto al medesimo periodo del 2022, che vide i prezzi delle case in Italia aumentare del 5,2%.

Questi dati sono frutto della perdita di quota dei prezzi delle abitazioni nuove. Quando si parla dei prezzi delle case in Italia e del trend dei mesi tra aprile e giugno 2023, è possibile notare delle differenze importanti tra le varie zone del Paese.

Nelle Regioni del Nord-Ovest, i prezzi al metro quadro delle abitazioni continuano ad aumentare. Rispetto al trimestre precedente, sono passati da un incremento del 2% a un aumento del 2,5%.

Nelle Regioni del Nord-Est, invece, si può apprezzare un rallentamento, con un passaggio da +1,9 a +1,1%. Nelle zone centrali, ma anche al Sud e nelle isole, si può parlare di una vera e propria perdita di quota.

I numeri dei mutui

Degni di nota sono anche i numeri dei mutui che, nel corso del secondo trimestre dell’anno in corso, sono diminuiti del 33% rispetto al medesimo periodo del 2022. Il motivo? Ancora una volta, è da imputare al trend inflattivo e al conseguente incremento dei tassi dei mutui, che ha comportato una minor accessibilità del mercato immobiliare per tantissime famiglie, che si sono orientate verso l’affitto.

Nonostante il quadro indubbiamente difficile, è importante non dimenticare la presenza di diversi strumenti che consentono di trovare l’immobile giusto. Il principale è il web. In questo periodo, quando lo si chiama in causa è necessario ricordare la popolarità dei portali specializzati.

Tra questi spicca ImmobiliOvunque, dove è possibile trovare annunci di case in vendita redatti e pubblicati unicamente da agenzie referenziate attive da anni sul territorio nazionale.

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