Venerdì 22 Novembre 2024

Terzo assessore lascia Rotice: se ne va Palumbo

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E SONO tre. Dall’inizio, dal dicembre 2021, di questa esperienza amministrativa comunale annunciata come portatrice di aria nuova, metodi nuovi e soprattutto attivismo innovatore, è il terzo componente della giunta varata dal sindaco Gianni Rotice, a lasciare. A uscire questa volta è Libero Palumbo, assessore al personale e ad altre deleghe, rappresentante di “Città protagonista”. Segue come noto, Angelo Salvemini, rimpiazzato da Lucia Trigiani poi costretta alle dimissioni. E mentre pe ril primo le motivazioni sono state divergenze con il sindaco Rotice, per la seconda è intervenuto una questione di abusivismo e legalità. Questo terzo episodio pare avere più affinità con il primo.

NELLA sua scarna lettera di dimissioni postata su fb, l’ex assessore Palumbo, non aggiunge nulla che faccia immaginare le ragioni della iniziativa. Lo spiega invece, anche piuttosto chiaramente facendo intendere molto di più di quanto non detto, un comunicato di “Città protagonista” che anticipa nel titolo “La verità dei fatti”, le ragioni della decisa presa di posizione. E cioè: «L’approvazione in Giunta di un protocollo di intesa con il Consorzio ASI di Foggia che prevede iniziative imprenditoriali nel settore agro-alimentare, sul territorio di Borgo Mezzanone, senza alcuna condivisa e approfondita analisi delle conseguenze di natura non solo economica, ma anche sociale per la nostra Comunità, nonostante una richiesta di approfondimento nella Coalizione di maggioranza».

LA DELIBERA di giunta di cui innanzi (n.137 del 29.8.2023, pubblicata il primo di settembre 2023 sull’Albo pretorio del sito istituzionale del Comune) parla di «Sviluppo integrato del progetto “Interventi per il superamento degli insediamenti abusivi a Borgo Mezzanone” in attuazione degli obiettivi previsti dal decreto n. 55 del 29.3.2022 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali». Per tali interventi il Comune di Manfredonia è beneficiario di un finanziamento PNRR di circa 50miliolni di euro. Questioni insomma di assegnazione di opere.

CITTA’ Protagonista denuncia senza mezzi termini «quanto avviene all’interno e, soprattutto, all’esterno del Consiglio comunale», parla di «operazioni di falso sviluppo del territorio», «di coloro che, fin dentro la stessa maggioranza, sguazzano nel fango e nella più totale ignoranza politico-amministrativa»; ribadisce che «le decisioni che mettono in gioco il futuro della Comunità non vano prese con sospetta fretta e nel chiuso di qualche stanza, tali atti, fondamentali per il nostro territorio, vanno approfonditi in un contesto politico con tutte le forze di maggioranza ed eventualmente condivisi in un luogo istituzionale quale il Consiglio comunale».

PER tanti versi, la conferma “dal di dentro” di quello che si va denunciando nelle sedi istituzionali e tra la gente ignara di tutti i retroscena oggi, significativamente seppure parzialmente, sciorinati apertamente.

LA SITUAZIONE è fluida. Il pallino pare sia finito nelle mani di Forza Italia che fino ad ora non ha mantenuto una posizione chiara e decisa, assecondando l’operato del sindaco Rotice col quale si sono interrotti gli idilliaci legami della prima ora.

Le prossime ore potrebbero aprire scenari fin qui solo immaginati.

Michele Apollonio

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