Mentre il termine ultimo del 24 agosto è ormai giunto, l’amministrazione comunale guidata da Gianni Rotice sembra essere immobilizzata di fronte alla minaccia imminente di un’invasione di centinaia di pale eoliche off-shore nel Golfo di Manfredonia. L’inerzia politica è palpabile e le potenziali conseguenze di questa mancanza d’azione potrebbero essere disastrose per l’intera comunità.
Sull’albo pretorio si susseguono incessantemente le richieste di privati alla conquista del Golfo e giovedì 24 agosto scadono i termini per opporsi o presentare osservazioni al’azienda Seanergy s.r.l., che ha avanzato una richiesta per ottenere una concessione demaniale marittima di 40 anni per realizzare e gestire un impianto eolico off-shore denominato “Gargano Sud”. L’area di progetto si estenderà su un’ampia superficie di 75,48 km² nel Golfo di Manfredonia. Eppure, nonostante l’enorme impatto che questo ed altri progetti potrebbero avere sull’ambiente, sul turismo, sull’industria della pesca e sulla navigazione in generale, l’amministrazione comunale resta sorprendentemente in silenzio.
È difficile non notare l’assurdità della situazione. Mentre l’Unione Europea stessa esprime preoccupazioni sull’impatto negativo degli impianti eolici off-shore, il Comune di Manfredonia sembra ignorare completamente questi rischi imminenti. E così, ben dieci progetti con centinaia di aerogeneratori stanno minacciosamente avanzando (come si evince dall’immagine del sito specializzato 4C Offshore), pronti a trasformare il Golfo in un labirinto di pale rotanti.
In questa triste commedia, il mio ruolo è scomodo. Come una novella Cassandra, cerco di svegliare l’amministrazione e il sindaco dal loro sonno profondo. Ma forse, come nel mito, le mie parole troveranno ascolto solo quando sarà troppo tardi. E Manfredonia, il suo Golfo e il suo destino, saranno condannati da scelte fatte nel silenzio dell’inerzia.
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia