Dall’assistenzialismo di Stato al protagonismo imprenditoriale. Era lo scorso 14 giugno quando nel corso di una riunione della task force regionale mi feci promotore della costituzione di una cooperativa di lavoratori dello stabilimento Dopla di Manfredonia con il supporto di soci sovventori, rispetto al quale il sottoscritto aveva dichiarato la propria adesione invitando altri a fare lo stesso.
E l’auspicio è divenuto realtà, sovvertendo tutti i soliti clichè sul lavoro e sviluppo nel Mezzogiorno. L’8 agosto si è formalmente costituita la “Coopla Green – lavoratori autonomi organizzati”, a cui hanno aderito una quarantina ex dipendenti (dei quasi settanta) che hanno deciso di diventare “imprenditori di sé stessi” (tecnicamente workers by out), apportando nel capitale sociale il riconoscimento della propria “Naspi” per avviare le procedure di formulazione di un’offerta di acquisizione dello stabilimento di Manfredonia.
La costituzione della “Coopla Green” è solo il primo passo di un percorso sperimentale che può consentire l’innesco di una serie di azioni virtuose a sostegno del possibile rilancio del sito produttivo inserito nella zona industriale del Contratto d’Area di Manfredonia.
Ma, non basta.
I lavoratori hanno dimostrato di esserci e di crederci, più di tutto e tutti. A fronte del loro grande coraggio nell’affrontare questa nuova sfida in cui si sono personalmente rimessi in gioco decidendo di “riprenderselo il lavoro”, occorre una risposta celere, forte ed univoca di Istituzioni, Regione, Legacoop ed altri imprenditori. Ciascun per il proprio ruolo, ciascuno per le proprie possibilità e capacità, affinché si possa giungere alla fine di questo percorso, ovvero la riattivazione dell’impianto.
A supportare l’operazione della “Coopla Green” è il dott. Matteo Robustelli, consulente giuridico con altre pregresse esperienze nazionali nelle procedure di workers by out.
Sono stati mesi molto difficili, per tutti, ma non ci siamo mai persi d’animo. Sono felice nell’essere stato la scintilla che ha riacceso la luce per quaranta famiglie del nostro territorio che hanno deciso di investire su sé stesse preferendolo alla scorciatoia dell’emigrazione o dell’assistenzialismo.
L’incipit di un possibile nuovo capitolo per una città ed un territorio che hanno l’occasione di non vedere l’ennesimo stabilimento chiuso da abbandonare e depredare, ma un nuovo inizio che possa dare ulteriore sviluppo ed occupazione.
Come Istituzioni e classe imprenditoriale dobbiamo essere al fianco di questi quaranta volenterosi e lungimiranti uomini del Sud. Mettiamoci subito insieme attorno ad un tavolo di programmazione.
Forza ragazzi, sono orgoglioso di voi. Vinciamo insieme questa partita che è solo appena iniziata. Il futuro è verde speranza, come la Coopla Green.