Nell’attuale panorama amministrativo, nonostante i vari proclami, l’attenzione verso il benessere delle famiglie e dei più piccoli sembra essere offuscata da scelte discutibili. Nella mia veste di Consigliera comunale, avendo ricevuto diverse segnalazioni sull’argomento, ho presentato in aula un’interrogazione riguardante i criteri di selezione per il servizio di Asilo Nido.
L’annuncio pubblicato sul sito ufficiale del Comune indicava chiaramente che le iscrizioni per l’anno educativo 2023/2024, destinato a 75 bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età per le strutture di Via Daunia e Via Florio, erano aperte dal 5 giugno al 30 giugno. Tuttavia, già dal 6 giugno tutti i posti sarebbero risultati occupati.
Il regolamento comunale è esplicito nel sottolineare che la selezione dovrebbe considerare diversi fattori, tra cui la situazione lavorativa dei genitori, il contesto economico (ISEE), la presenza di altri minori in famiglia ed eventuali disabilità. Tuttavia, sembra che questa logica sia stata sacrificata a favore di una scelta basata unicamente sull’ordine cronologico di presentazione delle domande, a discapito dei diritti delle famiglie e dei bambini. Inoltre, le iscrizioni sono state delegate alla cooperativa responsabile del servizio, anziché essere gestite dai Servizi Sociali come previsto dal regolamento comunale.
Durante la seduta del Consiglio comunale, l’Assessore ai Servizi Sociali, Grazia Pennella, rispondendo alla mia interrogazione ha dimostrato di avere una scarsa e confusa conoscenza dell’argomento. La sua giustificazione si è basata su una sorta di “preselezione” effettuata dalla cooperativa, elemento mai menzionato nell’avviso ufficiale. Nel frattempo, i veri protagonisti di questa situazione, i genitori, sono giustamente indignati poiché hanno visto le loro richieste di accesso messe da parte in modo inverosimile.
L’Assessore ha fatto anche riferimento alla normativa dei buoni servizi della Regione Puglia, tentando di giustificare l’ingiustificabile. I buoni servizi minori e le richieste per gli asili nido, infatti, rappresentano due questioni separate, seppure complementari, come chiaramente indicato dallo stesso regolamento regionale. In pratica, senza una richiesta valida per l’accesso all’asilo nido, non è possibile ottenere un buono. Questo principio è inequivocabile e chiaro.
Pertanto, ritengo che sia di fondamentale importanza che tutte le richieste pervenute entro i termini stabiliti, ovvero entro il 30 giugno, siano nuovamente prese in considerazione e che la graduatoria sia stilata dai Servizi Sociali, come previsto dal regolamento comunale. Ignorare questa richiesta significherebbe ledere i diritti di decine di famiglie e bambini a causa di una confusione amministrativa sempre più evidente.
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia