L’Ente parco nazionale del Gargano ha finanziato con 170mila euro i lavori di realizzazione di un percorso didattico e escursionistico nella grotta di Montenero, ubicata nel Comune di San Marco in Lamis.
“Questa attività rientra tra le varie azioni messe in campo dall’attuale governance dell’Ente parco per promuovere il territorio attraverso la strutturazione di attrattori turistici capaci di valorizzare dal punto di vista socio-economico l’immenso patrimonio naturalistico-ambientale del nostro territorio. Le grotte rappresentano un importante elemento naturale del paesaggio garganico e la grotta di Montenero è uno degli esempi più importanti. Per questo caso specifico, d’intesa con l’Amministrazione comunale di San Marco in Lamis, abbiamo ritenuto necessario sviluppare una progettualità prioritariamente orientata ad assicurare una fruizione in sicurezza sostenibile dell’intero sito per poterlo così destinare non soltanto ad attività di visita da parte dei numerosi turisti che raggiungono il nostro territorio ma anche di educazione ambientale, di formazione e di ricerca scientifica interdisciplinare” ha dichiarato il Presidente Pasquale Pazienza.
Tra le tante grotte presenti nel territorio garganico, la grotta di Montenero (ubicata nel comune di San Marco in Lamis, nella Località Difesa di San Matteo) è quella che più di tutte si presta a una fruizione turistica sostenibile sia per le possibilità di un’adeguata messa in sicurezza che per la breve distanza che la separa dalla strada provinciale 22.
“Siamo orgogliosi di avere nel nostro territorio questo importante bene naturale e d’intesa con l’Ente parco, che ringraziamo, stiamo dando il via a questo intervento di recupero, di messa in sicurezza e di valorizzazione che, sono certo, avrà importanti e positive ripercussioni per la Comunità che rappresento e per quella dell’intero promontorio del Gargano. L’apertura della grotta di Montenero rappresenterà un ulteriore elemento attrattivo in un territorio già dotato di altri importanti presidi ambientali e culturali tra cui i percorsi sentieristici di bosco Difesa e Fajarama, il bosco didattico, il Convento di San Matteo, il complesso abbaziale di Stignano e il museo paleontologico di Borgo Celano. Si tratta di luoghi straordinari che oltre a simboleggiare la storia della nostra Comunità rappresentano anche un importante veicolo per contribuire a definire un’offerta turistica più articolata e competitiva” ha dichiarato il Sindaco Michele Merla.
La grotta di Montenero ha uno sviluppo prevalentemente sub-orizzontale, con passaggi ampi e non angusti nei tratti dove potranno essere accompagnati i visitatori, rendendo possibile il percorso in questo straordinario sito ipogeo che affascina per la maestosità dei suoi ambienti, riccamente concrezionati.
Attualmente la grotta di Montenero non è attrezzata in sicurezza. Al suo interno infatti si accede attraverso una rudimentale scalinata scavata nel terreno e accompagnata da ringhiere malferme che, seppure in qualche modo agevolano il cammino, risultano comunque pericolose a causa dell’abbondante presenza di limo che rende particolarmente scivoloso il percorso.
I rilievi d’indagine necessari ai lavori (geoelettrici, georadar, sismici, etc), affidati a una ditta specializzata in indagini geologiche, sono quasi ultimati e a breve si partirà con la messa in sicurezza del sito quale azione propedeutica a una futura apertura.
L’Ente parco ringrazia per la gentile messa a disposizione del repertorio video e fotografico il Gruppo SpeleoTeam di San Marco in Lamis e la Società Green Solutions, attuale gestore del Centro Visite “Museo Paleontologico” di Borgo Celano.
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