L’ARCO più cavo del golfo adriatico che va dalla piana di Macchia affacciata sul golfo adriatico, agro di Monte Sant’Angelo, agli arenili del litorale sud di Manfredonia, fortemente antropizzato di strutture residenziali e turistiche, sarà dotato di nuove reti di acqua e fogna. L’Acquedotto pugliese ha stanziato 32 milioni e mezzo di euro per la razionale gestione del servizio idrico e fognario di un litorale di grande importanza paesaggistica e ambientale con forte vocazione turistica e dunque cancellare gli scarichi abusivi che inevitabilmente finiscono in mare con le conseguenze che spesso vengono denunciate.
UN INTERVENTO provvidenziale, al limite dell’emergenza come ha evidenziato il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e come ha certificato Giovanni Ciliberti, un medico-coltivatore abitante fra gli ulivi della piana di Macchia. «Lo stato di funzionamento – schematizza – allo stato odierno è il seguente: l’acqua arriva in una parte limitata delle abitazioni della frazione di Macchia e di quelle sparse nella piana; la fogna è priva dei due impianti di depurazione previsti nel primitivo progetto; esistono dei tronchi fognanti nei tratti della litoranea, in parte della statale 89 e della frazione. Lo stato di efficienza e uso è precario: la fogna non è stata mai attivata mentre l’acquedotto funziona in modo parziale tanto che nelle due precedenti estati è mancata l’acqua per lunghi periodi, anche per oltre 30 giorni di seguito».
ARRIVANO quanto mai opportuni e provvidenziali gli interventi di AQP i cui lavori sono stati così calendarizzati: entro fine 2023 sarà avviata la gara d’appalto; l’avvio dei lavori entro 2024; la conclusione entro metà 2025. Opere che emancipano una piana rigogliosa di oliveti e sempre più protesa a valorizzare l’altra vocazione turistico-balneare che dovrebbe soppiantare del tutto le malefiche e offensive intrusioni industriali.
PRESSOCHE’ pari discorso vale per il litorale sud di Manfredonia, splendide distese di soffici arenili espressione super del turismo balneare. La frenesia di predisporle ad accogliere insediamenti turistici ha fatto perdere d’occhio la razionalizzazione dell’accoglienza carente ancora oggi. Anche qui arriva provvidenziale anche se tardivo, l’intervento di AQP che sana antiche dimenticanze. Le opere programmate riguardano l’adeguamento funzionale dei villaggi turistici di Sciale delle Rondinelle, Sciale degli Zingari, Scalo dei Saraceni e Ippocampo. L’obiettivo è quello di eliminare i piccoli impianti di depurazione a conduzione privata, da sempre oggetto di criticità gestionali, e le tante condotte private, realizzando nuove reti fognarie e idriche, conformi agli standard AQP, che saranno ubicate su suolo pubblico. In dettaglio, saranno costruiti circa 19,6 km di rete idrica e 18,7 km di rete fognaria che consentiranno di dotare il territorio dei necessari servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. La gara d’appalto entro ottobre 2023, l’ultimazione dei lavori nei primi mesi del 2027.
ERA TEMPO che si provvedesse a dare un assetto razionale a servizi fondamentali come per l’appunto la rete idrica e la rete fognaria. L’intera “cornice” del golfo è interessata a importati attività turistiche la cui funzionalità è assicurata innanzitutto dalla efficienza dei servizi. Un assetto che occorrerebbe corroborare con una adeguata e lungimirante politica del turismo.
Michele Apollonio