Domenica 22 Dicembre 2024

C’è conflitto di interesse e l’ingegnera si astiene

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È LA TELENOVELAS accidiosa e imperscrutabile dell’estate sipontina, trasbordata dagli scranni della sala consiliare di Palazzo San Domenico sui social, sulle strade della città, nelle televisioni nazionali. Una storia infarcita di politica e di personalismi sullo sfondo di un problema reale, serio e preoccupante, quale è l’abusivismo edilizio a Siponto che sta facendo gran rumore per il coinvolgimento personale di esponenti dell’amministrazione comunale. Eliminatasi con le dimissioni dall’incarico di una assessora, è rimasto il sindaco con la villa sita in un polder di Siponto intorno al quale si è andata imbastendo una vicenda scabrosa è piena di colpi di scena. L’ultimo riguarda una determina dirigenziale con la quale si affida «l’incarico professionale di supporto al dirigente del VI settore per l’espletamento delle attività istruttorie relative alla legittimazione del demanio Paludi sipontine» ad una ingegnera con legami di parentela acquisita con il sindaco che farebbero preconizzare un conflitto di interessi.

«L’INGEGNERA Elisabetta Santoro, stimata professionista che ha avuto modo di lavorare con l’Amministrazione Comunale di Manfredonia già dal lontano 2009, con incarichi sotto le Amministrazioni Campo e Riccardi, è stata individuata attraverso procedura di selezione MePA dal Dirigente del Settore Demanio per l’attività di supporto per l’espletamento delle attività istruttorie relative alla ‘legittimazione demanio paludi sipontine’ riguardanti oltre sessanta pratiche di legittimazione di tutti i Polder di Siponto, in attesa da cinque anni» dichiara il sindaco Gianni Rotice in una nota a commento della notizia diffusa in consiglio comunale.

«PRIMA dell’inizio delle attività inerenti all’incarico affidatole – precisa Rotice – l’ingegnera ha formalmente sottoscritto ed inviato con pec indirizzata agli uffici preposti, apposita dichiarazione sulla presenza o potenziale presenza di conflitti di interesse, così come la legge in materia prevede. Nella dichiarazione, pubblica e disponibile a tutti sul sito web del Comune, si legge espressamente che nell’ambito delle istanze oggetto dell’attività istruttoria affidatale, la professionista si asterrà dal visionare e valutare la istanza prot. n. 24747 dell’11.07.2018, ovvero quella del Polder n.20, con la quale dichiara conflitto di interesse».

UNA DICHIRAZIONE che intanto apre un altro fronte di polemica quello della dimostrata continuità dell’organico Rotice con le passate amministrazioni tanto deprecate, ma che si presta a osservazioni di elementare rilievo. «Il fatto che la moglie del nipote del Sindaco – obbietta la consigliera Maria Teresa Valente – abbia rinunciato ad istruire quella specifica pratica, mantenendo la responsabilità delle altre 34 simili, a mio avviso non smorza il potenziale conflitto d’interessi. È ragionevole supporre che le decisioni prese dalla moglie del nipote di Rotice per le altre 34 pratiche potrebbero influenzare la valutazione della pratica del Sindaco, così come la presenza della pratica del Sindaco potrebbe influire sulle decisioni relative alle altre 34 pratiche. È palese che questa interconnessione solleva interrogativi sulle garanzie di imparzialità e neutralità nell’analisi complessiva di tutte le pratiche».

LA CONSIGLIERA Valente ha pertanto annunciato di aver inviato al Prefetto di Foggia una relazione nella quale si evidenzia il potenziale conflitto d’interesse del sindaco Rotice. «Sarà il Prefetto – auspica la consigliera comunale – adottare le decisioni più opportune».

  Michele Apollonio

 

 

 

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Commenti

  • Perché non inviate al Prefetto informativa per gli altri immobili abusivi dichiarati tali con sentenza della Cassazione posti sul Lungomare del Sole ? Situazione ben più grave degli immobili di Rotice….

    IOVELBIA 10/07/2023 11:06 Rispondi

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