Domenica 3 Novembre 2024

Ora spunta un abuso edilizio di Rotice a Siponto

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«Invitiamo il Sindaco Gianni Rotice a fornire subito risposte chiare ed esaustive e a trarne le dovute conseguenze». È la perentoria richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza comunale che firmano un documento nel quel esprimono «sgomento e profonda preoccupazione in merito alle accuse di abusi edilizi rivolte al Sindaco Gianni Rotice e chiediamo che egli faccia piena luce sull’ennesima vicenda che lo coinvolge direttamente». La “ennesima vicenda” è quella riguardante una villa di Siponto abusiva nella disponibilità di Gianni Rotice, sita nel podere n.20 delle Paludi sipontine, l’area demaniale cioè in cui, nonostante i numerosi vincoli ambientali e culturali, sono state costruite nel tempo, numerose costruzioni abusive (almeno un centinaio) per le quali è stata chiesta, ma mai attuata, la demolizione. Una situazione che si trascina da decenni e che è stata riportata alla ribalta dalla nota vicenda dell’assessora comunale ai lavori pubblici costretta alle dimissioni perché abitava una villetta abusiva.

Il sindaco Rotice bolla come “diffamatoria” la notizia e spiega che «non è l’abitazione in cui risiedo; è un bene di famiglia ereditato e non utilizzato, rispetto al quale è stata presenta istanza ad un “Avviso pubblico per la legittimazione delle occupazioni di demanio” della Regione Puglia del 2018, rispetto al quale sono giunte n.60 istanze per l’area di Siponto. Si tratta, quindi, di legittimazione di proprietà e non di regolarizzazione di abusi. Istanza in fase istruttoria». Una dichiarazione sulla quale si sono riversati una miriade di commenti che evidenziano tanti aspetti “non ufficiali” di una situazione indubbiamente scabrosa e soprattutto rimasta colpevolmente irrisolta.

«In realtà – fanno presente i firmatari del comunicato – le dichiarazioni contenute nel comunicato diramato dal Sindaco, riguardano solamente la richiesta a suo nome di affrancazione dagli usi civici e di legittimazione del terreno su cui insiste la villa, ma omettono ogni riferimento alla questione degli abusi edilizi che sarebbero presenti, così sollevando tra i cittadini interrogativi più che legittimi». I consiglieri comunali chiedono pertanto «che siano fornite tutte le informazioni a riguardo, a partire da provvedimenti comunali che pongono l’obbligo a suo carico di abbattere tali abusi edilizi contestati perché in violazione delle norme vigenti in materia». E aggiungono: «nel caso in cui risultasse confermato tale obbligo, Rotice dovrebbe dimettersi immediatamente perché ha sottaciuto tale causa di incompatibilità e perché, come Sindaco, ha la responsabilità in questo settore di far applicare le leggi, e quindi di dare per primo il buon esempio».

Insomma, siamo alle solite diatribe che pendono come tante spade di Damocle in capo all’amministrazione comunale che non riesce a venirne fuori. Probabilmente occorrerebbe, come viene richiesto dalla cittadinanza, l’intervento di una autorità superiore che, almeno per la spinosa questione degli abusivismi di Siponto, facesse ordine e disponesse il da farsi per ristabilire la legalità.

  Michele Apollonio

 

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