E’ stata un’avvincente finale con i “cugini” del Manfredonia Calcio a decretare la vittoria dei Giovanissimi della ASD Sporting Manfredonia nel Campionato provinciale riservato ai ragazzi sotto ai sedici anni. Dopo la vittoria del proprio girone, i Giovanissimi allenati da Mister Vittorio Telera hanno affrontato i pari età della Marconi di Vico del Gargano, superati in gare di andata e ritorno con un perentorio due a uno in entrambe le sfide. Anche i ragazzi della Real Siti non hanno potuto opporre molto alla marcia inarrestabile della Asd Sporting Manfredonia. Quattro a zero sia a Stornara che a Manfredonia. In parallelo il Manfredonia calcio avanzava con lo stesso ruolino di marcia. Inevitabilmente i due percorsi si sono incrociati in una finale tutta sipontina. A dispetto della provenienza delle squadre la sfida era già stabilito si svolgesse a Foggia, presso l’impianto in erba sintetica della FIGC. Per lunghi tratti c’è l’equilibrio delle gare molto sentite da entrambi i fronti. A fare la differenza e a regalare la vittoria allo Sporting sono state tre zampate di Michele Russo, Simone Spano e di Nicolò La Torre, figlio di Giuseppe, uno degli attaccanti più forti che Manfredonia abbia dato al calcio. In evidenza, tra i pali, la sicurezza di Ivan Caputo. Se non fosse stato cambiato e complicato il regolamento questa vittoria avrebbe permesso l’accesso al Campionato regionale. Da qualche anno non è così anche se la società del Presidente, Giovanni Manzella, avrà buone opportunità per arrivarci a breve. “Non è stata un’impresa facile. Ringrazio lo staff tecnico, i dirigenti, il presidente e i soci per la fiducia riposta in me da due anni. Un grazie particolare ai miei splendidi ragazzi e ai genitori per tutti i sacrifici che hanno affrontato e superato. Molto devo ai tecnici che sono stati sempre al mio fianco: Eduardo Trotta e Gianluca Di Trani, Paolo Brigida, preparatore dei portieri. Raffaele Accarino, responsabile del magazzino e campo di gioco, merita una menzione particolare” ha riferito mister Vittorio Telera.
di Antonio Baldassarre