Domenica 24 Novembre 2024

Riccardi: “Seasif, attenti ai facili entusiasmi e occhio alle polizze”

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Recentemente ho espresso alcune considerazioni sulla vicenda di Seasif (Società Terminal Geochem srl) e, nei giorni successivi, presso le massime assise comunali delle città di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, si è avviata una discussione sulla questione, concentrandosi sulla valutazione del progetto imprenditoriale.
Tuttavia, la presenza di posizioni divergenti tra i vari enti coinvolti nella procedura amministrativa (Comune di Manfredonia, Comune di Monte Sant’Angelo, Provincia di Foggia, Regione Puglia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Consorzio Industriale ASI di Foggia, Commissario ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise ed ENI), da una parte ha generato confusione nell’opinione pubblica, dall’altra ha portato a cambiamenti di rotta da parte di alcuni dei rappresentanti istituzionali.
Questo mi ha fatto riflettere sulla credibilità del progetto imprenditoriale della Seasif, vista la modalità approssimativa e superficiale che ha utilizzato per presentare il progetto, in relazione alla portata dichiarata dell’investimento di centinaia di milioni di euro.
Questa vicenda ha riaperto discussioni inutili che pensavamo di aver superato, riportando alla luce campanilismi medievali, come quelli emersi durante le note vicende del petrolchimico.
Ciò che è ancora più incredibile, tuttavia, è l’idea assurda di utilizzare i nastri trasportatori, impedendone di fatto la demolizione, prevista da più di 4 anni, nonostante ASI abbia determinato la loro totale inutilità in una relazione sottoscritta il 12.12.2019 dalla commissione di esperti nominata sotto la mia presidenza.
Anche l’Autorità Portuale ha più volte auspicato e richiesto la demolizione dei nastri trasportatori, come indicato nella Delibera n. 1 del Comitato di Gestione ad oggetto: Adozione Documento Pianificazione Strategica Portuale del 28.01.2020, in cui si afferma che “Lo sviluppo dell’area industriale di Manfredonia ha subito un’evoluzione ben diversa da quella prevista ed il traffico di merci granulari risulta ridotto e tale da non giustificare la messa in esercizio dei nastri trasportatori”.
Nonostante ciò, ASI ha proceduto alla consegna provvisoria dei nastri trasportatori alla Seasif, pur avendo più volte espresso perplessità sulla progettualità dell’interlocutore, al fine di una valutazione dello stato di conservazione finalizzata alla determinazione delle opere e delle risorse necessarie alla loro attivazione. D’altra parte, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha addirittura autorizzato l’anticipata occupazione delle banchine A1 ed A2, nonché dell’impianto di nastri trasportatori insistente nel tratto compreso tra la radice del pontile e suddette banchine del porto di Manfredonia, con la Concessione n. 4 del 27 luglio 2022.
La Società Terminal Geochem Srl di Foggia ha garantito l’osservanza degli obblighi assunti prestando una cauzione di € 165.548,94 mediante polizza fidejussoria n. 59603812, emessa dalla Principle Forsakrings AB con sede in Stoccolma.
Tuttavia, udite udite, dopo aver effettuato una verifica sul sito dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), è emerso un comunicato datato 13 ottobre 2022 (https://www.ivass.it/…/comun…/documenti/2022/ivcs565.pdf) in cui viene segnalata una bozza di polizza fideiussoria contraffatta intestata alla Principle Forsakrings AB, che la stessa compagnia ha disconosciuto.
Successivamente, il 25 marzo 2023, a seguito di una richiesta specifica del sottoscritto tramite e-mail, è stato confermato dalla Principle Forsakrings AB che non ha mai rilasciato una fideiussione con il numero 59603812 datata 9 giugno 2022, citata nella concessione alla Società Terminal Geochem srl di Foggia, che quindi rientrerebbe tra le polizze false menzionate nel comunicato stampa dell’IVASS. La Principle Forsakrings AB ha anche informato le autorità italiane competenti.
Se tutto ciò fosse vero, sarebbe clamoroso e grave. Certo, ritengo plausibile che la Società Terminal Geochem Srl di Foggia sia stata raggirata da un intermediario che ha presentato polizze contraffatte, ma è comunque responsabile della scelta e della vigilanza dei propri collaboratori, specialmente quando si tratta di un’operazione che prevede investimenti di centinaia di milioni di euro. E sono certo che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale si occuperà di fare le verifiche opportune.
Questa vicenda è iniziata male e richiama metodi già sperimentati in passato; pertanto, è necessario agire con cautela e astenersi dall’essere coinvolti emotivamente in situazioni poco chiare. L’entusiasmo deve lasciare il passo alla ragione, perché ne va di mezzo il futuro del nostro territorio.
Angelo Riccardi
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