“I problemi sul Gargano continuano ad essere molteplici e riguardano sia l’assistenza sanitaria permanente che quella, imminente, estiva. Quest’ultima, peraltro, impatta in modo evidente su centri ad altissima vocazione turistica e che, ogni anno, fanno registrare presenze record, risultando la meta più scelta dai turisti provenienti dall’Italia e dall’estero”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che spiega: “Persiste la carenza di personale nelle postazioni mobili e fisse di Vico del Gargano e Vieste. I punti di primo intervento sono sotto organico. A marzo, 12 turni notturni sono rimasti scoperti, senza medico. Da aprile, a Vieste, ci sarà una riduzione di personale a due sole unità. Allo stato attuale è impossibile garantire un servizio di soccorso h24 con gravi ripercussioni in casi di emergenza. La carenza di personale è lampante sulle ambulanze, dove manca il medico a bordo e ciò significa, in caso di intervento su un infartuato, rischiare seriamente di perdere la vita. I Comuni, pur mettendo a disposizione gratuitamente abitazioni, non riescono ad attrarre medici, nemmeno quelli di medicina generale. A Ischitella, un medico di base ha chiuso il proprio studio e si è trasferito a Vico del Gargano. Eppure è stato espletato un bando ed esiste una graduatoria definita, ma non vengono nominati i nuovi medici. Di tutta evidenza – prosegue De Leonardis – che bisogna incentivare i medici a prestare servizio sul Gargano. Area che, in tal senso, deve essere considerata disagiata. Non si può immaginare di non incentivare, attraverso specifici stanziamenti di fondi regionali, chi dovrebbe lavorare in zone complesse e problematiche sotto il profilo logistico come quelle garganiche. Ci sono delle azioni improcrastinabili che il direttore generale Nigri, che peraltro è garganico e dovrebbe ben conoscere le criticità di quel territorio, deve porre in essere per trovare soluzioni rispetto a numerosi problemi di cui, per ora, non si sta occupando. Lo avevamo già chiesto lo scorso novembre e torniamo a ribadirlo con forza oggi. Emiliano dia risposte immediate, evitando l’ennesimo scempio che si aggiunge alla ormai infinita sequela di fallimenti nella gestione della sanità pugliese”.