«INIZIERANNO a breve i controlli a tappeto per stanare gli abusivi nel settore della ricezione, dei B&B in particolare, e non solo» lo ha annunciato l’assessora al bilancio Antonia Lauriola rispondendo ad una interrogazione presentata in consiglio comunale da Raffaele Fatone di “5Stelle” che chiedeva appunto «quali azioni di vigilanza e controllo sono stati attuti per la verifica della iscrizione delle attività della CIS e quali risultati sono stati ottenuti nel 2022 dalla lotta all’evasione».
«LA LOCAZIONE turistica di strutture non alberghiere e dunque case vacanza, appartamenti o anche solo stanze, è un fenomeno che si è rapidamente diffuso negli ultimi anni» ha rilevato Fatone. «La città pullula di B&B» ha confermato l’assessora. Una realtà favorita da diversi fattori quali la capillare pubblicizzazione degli annunci resa semplice dall’intermediazione di siti internet e portali ad hoc, la semplificazione degli accessi a quel tipo di ricezione, e per Manfredonia, la scarsa presenza di strutture alberghiere. Sicché «il fenomeno – ha sancito Fatone – della concessione in godimento a turisti di immobili di proprietà, a prescindere dallo svolgimento di un’attività imprenditoriale, è proliferato in maniera esponenziale».
A CERCARE di mettere ordine e legalità in un settore estremamente vischioso, la Regione Puglia è intervenuta con la legge regionale n. 57/2018. «Al fine della conoscenza dell’offerta turistica regionale – ha ricordato il consigliere – è stato istituito il Registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere che attribuisce il “Codice identificativo di struttura” (Codice CIS) allo scopo di arginare l’abusivismo e garantire un sistema di accoglienza nel rispetto delle regole». Il CIS è un codice che dove essere adottato da ogni singola struttura ricettiva al fine di semplificare i controlli da parte delle autorità competenti. Sono pertanto tenute a indicare il CIS sia le singole strutture non alberghiere, sia i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, e che pubblicizzano, promuovono o commercializzano le attività delle strutture suddette.
L’ASSESSORA Lauriola ha riferito in aula consiliare che il Comune ha ricevuto dalla Regione l’elenco delle strutture dotate di codice CIS eppertanto si potrà avviare il monitoraggio della situazione. Il sindaco Rotice a tal fine ha promosso un Tavolo con la Guardia di Finanza per mettere a punto un piano di intervento. Tra gli effetti di tale essenziale controllo, vi è anche quello dell’accertamento del versamento della tassa di soggiorno, quell’imposta cioè richiesta al viaggiatore per ogni notte di permanenza presso una struttura ricettiva di qualsiasi genere: hotel, B&B, villaggio turistico, casa vacanza.
IL COMUNE di Manfredonia nel 2018 ha fissato la tariffa per persona e per ogni pernottamento, in 2 euro per alberghi a 4 stelle, 3 euro per quelli a 3 stelle e 1,50 per quelli a 2 o 1 stella; per tutte le altre strutture la tariffa è di un euro. L’ultimo rilevamento conosciuto lo ha pubblicato la Commissione straordinaria per il 2020: 44.208,90 euro per imposta di soggiorno e 215.233,90 per Rimborsi e recuperi diversi, Diritti per il rilascio dei permessi per la raccolta dei funghi, Canoni di concessione per spazi e aree pubbliche.
Michele Apollonio