‘Luci ed Ombre del Codice Rosso’, questo il tema del convegno organizzato dal ‘Lions Club Manfredonia Host’, e tenutosi venerdì 10 marzo, a Manfredonia, presso l’auditorium di Palazzo dei Celestini.
Apprezzamento unanime del pubblico per l’argomento, purtroppo sempre attuale, della violenza domestica e di genere.
Il Presidente del Club, dott. Roberto Lo Scocco, ha ribadito come la drammatica questione della violenza verso le donne, ed in generale verso l’umanità, rientra a pieno titolo tra le missioni dei Lions di servire la collettività anche con eventi di documentazione, sensibilizzazione ed informazione riferiti alle angoscianti tematiche quotidiane.
Dopo la proiezione di un breve video di grande impatto e la toccante testimonianza di una ragazza vittima di violenza paterna (chiamata Sipontina, per evitare elementi di identificazione), l’on. Antonio Tasso, moderatore dell’incontro, ha completato l’introduzione dell’oggetto della serata attingendo alla passata esperienza parlamentare (XVIII legislatura), quando fu redatto ed approvato il ‘Codice Rosso’, mutuato dal nome del protocollo di pronto soccorso col quale vengono trattati urgentemente i casi gravi con pericolo di vita immediato, termine più comune utilizzato per identificare la legge 69/2019 – che interviene, con modifiche al CP e CPP, a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, con introduzione del nuovo reato di “revenge porn”.
“Difatti – spiega l’on. Tasso – lo scopo della Legge è proprio quello di dare la priorità assoluta ad alcuni reati in ambito investigativo, in considerazione del loro allarme sociale e delle conseguenze a volte tragiche per la vittima”.
Ma l’imperfezione dell’operato umano porta anche questo provvedimento, fortemente voluto dalla grande maggioranza dei parlamentari della scorsa legislatura, ad avere ‘Luci ed Ombre’, come è stato ben spiegato negli interventi dell’avv. Daniela Gentile, coordinatrice del Centro Anti Violenza di Manfredonia ‘Rinascita Donna’, e dell’avv. Antonio La Scala, presidente dell’associazione di volontariato ‘Gens Nova’.
L’avv. Gentile, ha descritto il lavoro di informazione, assistenza e supporto legale offerto dal CAV alle donne che vogliono superare qualsiasi tipo di violenza di genere: psicologica, fisica, economica, domestica, intra ed extrafamiliare.
Di grande rilievo la narrazione dell’avv. La Scala, che ricopre anche il ruolo di coordinatore del NIRS (Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario), il quale ha messo in evidenza le criticità di una legge che è oggetto di alcune implementazioni per renderla più efficace.
L’associazione ‘Gens Nova’ ha avanzato alcune proposte per rendere più incisiva la lotta alla violenza sulle donne.
“In primis – argomenta l’avv. La Scala – ‘certezza della pena’ con l’innalzamento dei minimi edittali e, poi, la subordinazione della sospensione della pena ad un risarcimento ed alla accettazione di un percorso di riabilitazione”.
Entrambi gli avvocati, dopo aver raccontato drammatici casi di violenza domestica, hanno convenuto su un punto: È, soprattutto, una questione culturale.
Saluti istituzionali e di compiacimento per l’iniziativa, sono stati portati dalla Presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia, dott.ssa Giovanna Titta, dall’Assessore al Welfare, avv. Grazia Pennella, e successivamente con l’intervento del Sindaco Ing. Gianni Rotice.
Su questo tema, constatato l’elevato interesse ci si è prefissati di programmare ulteriori incontri nelle scuole, coinvolgendo anche altri relatori, in rappresentanza delle organizzazioni che si occupano di tale tragico problema sociale.