Giovedì 21 Novembre 2024

La Seasif presenta il progetto industriale per le ZES di Manfredonia

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QUESTA volta la presentazione è ufficiale, presso una sede qualificata, con interlocutori istituzionali: la Terminal Geochem del gruppo Seasif ha esposto presso la Confindustria di Foggia, al presidente Ivano Chierici, ai segretari generali sindacali e loro delegati di Cgil Maurizio Carmeno, Cisl Mohammed Elmajdi e Uil Luca Maggio, il progetto di insediamento industriale che verrà sviluppato nella zona ASI di Manfredonia e Monte Sant’Angelo.

«È STATO un incontro molto positivo che è servito ad evidenziare l’importanza del progetto industriale del Gruppo SEASIF, anche alla luce della prossima messa a disposizione al Gruppo dei Nastri Trasportatori del Porto industriale di Manfredonia. Il programma prevede interventi nel manifatturiero e nel campo energetico. L’incontro è servito anche a riprendere la tradizionale collaborazione con le Organizzazioni Sindacali che conferma la reciproca convinzione dello sviluppo culturalmente improntato alla costante sinergia delle forze sociali» è il giudizio di Ivano Chierici, presidente reggente di Confindustria Foggia che nel dicembre scorso aveva dato un aggiornamento dell’iter per la realizzazione del progetto.

GIUDIZIO condiviso dalle organizzazioni sindacali che hanno apprezzato il loro coinvolgimento ad un processo concertativo di grande importanza per l’economia di Capitanata e valutato positivamente «le potenzialità di sviluppo territoriale e portuale di Manfredonia dell’investimento, riservandosi di comunicare il definitivo parere, dopo il necessario approfondimento documentale che verrà realizzato nei prossimi giorni».

IL PROGETTO Seasif, come è generalmente noto, annunciato sin dal febbraio 2021 pare giunto in dirittura d’arrivo. La Confindustria Foggia e i sindacati mantengono ancora il riserbo sui particolari dell’iniziativa che sarà sviluppata sulle aree Zes – Zone Economiche Speciali che, come noto, favoriscono gli insediamenti industriali con importanti vantaggi fiscali e procedure amministrative accelerate, la cosiddetta “Concessione Unica” rilasciata dal Commissario governativo alle ZES Adriatica.

PARTE fondamentale del progetto è l’impiego del porto alti fondali, detto porto industriale e in particolare l’impianto dei nastri trasportatori. Anzi è stato proprio quell’impianto ad attirare l’attenzione e l’interesse della multinazionale Seasif. Naturalmente dovrà essere pressoché completamente rinnovato: da quando venne costruito a fine Anni settanta, non è stato mai utilizzato, né tanto meno collaudato. Quei nastri sarebbero dovuti servire alla centrale Enel che non è stata mai realizzata per difficoltà tecniche, e non all’Enichem che ha utilizzato ampiamente il porto. Quei nastri sono assurti alle cronache nazionali per una questione di tangenti e per la annosa controversia con la ditta costruttrice che ha tenuto bloccato ogni intervento su quell’impianto nel frattempo resosi inutilizzabile tanto che l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale aveva disposto l’abbattimento. L’interesse della Seasif e l’intervento dell’Asi di Foggia, hanno bloccato la distruzione di quell’impianto che ora si appresta a supportare una iniziativa industriale che si propone di ridare impulso all’economia e all’occupazione non solo cittadina.

Michele Apollonio

 

 

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