Bene, potete anche dimenticarlo. O forse no.
Forse dovremmo ricordarlo a qualcuno.
A qualcuno che oggi è al governo e che all’epoca con tanto ardore proclamava la propria contrarietà alle trivelle.
Questo qualcuno corrisponde all’intero centrodestra di Meloni, Salvini e Berlusconi; difatti essi hanno approvato, nel decreto aiuti quater, lo sblocco delle trivellazioni nel mare Adriatico.
A parte l’assessora regionale all’ambiente Maraschio (che ha convocato una task force per ribadire l’inutilità e i danni che questo progetto comporta), e il presidente della commissione ambiente Paolo Campo, nessuna voce si è alzata contro.
Il silenzio assordante degli “spadaccini” del nostro territorio presenti in parlamento è raccapricciante: davvero possiamo fidarci e sentirci rappresentati da costoro? Davvero dobbiamo farlo alla vigilia del responso sull’Energas, anche se costoro si definiscono contrari? Chi ci dice che non facciano l’esatto contrario?
Rifondazione comunista e Unione Popolare saranno sempre contrari allo sfruttamento selvaggio del nostro territorio e del nostro mare, che già in passato ha pagato tanto in termini di scelte ambientali e industriali sconsiderate, e saremo altresì pronti a lottare in ogni sede per non permettere questo scempio annunciato.