LA FOTO mostra quel che rimane del glorioso “Hotel Gargano”, uno dei simboli della Manfredonia turistica della metà del secolo scorso che andava a valorizzare uno dei tratti più spettacolari del fronte mare cittadino. Da diversi mesi ormai, ben prima dell’estate, è in quello stato: l’aborto di una ristrutturazione a “Condhotel”. In buona sostanza un condominio come nella consolidata “tradizione” di “civili abitazioni” manfredoniana. Un ripiego rispetto all’intento di abbatterlo completamente e costruirvi un palazzo privato. Era l’idea sostenuta a lungo dai proprietari (Imprenditori edili) subentrati alla famiglia Pesante (imprenditori della cultura e del turismo) che lo costruirono nel 1959. Il progetto non andò in porto per la riconosciuta valenza storica-architettonica della struttura. La situazione è rimasta in bilico fino al 2018 quando venne introdotta la normativa del Condhotel. I lavori sono ripresi a condizione che la struttura non venisse modificata ma solo riformata all’interno della cubatura originaria, ma per ragioni ignote, si sono bloccati lasciando una situazione di degrado, non solo dal punto di vista dell’immagine ma anche della sicurezza pubblica, considerata la zona particolarmente frequentata da persone e automezzi. Mancava un rudere sul viale Miramare. Di fatto un cantiere edile incombente sulla strada con buona pace delle “competenti autorità” che evidentemente non si sono accorte di tanto scempio.
UN ALTRO pezzo perduto della Manfredonia che cercava di costruirsi i presupposti per proporsi come località turistica. Si era alla fine degli Anni cinquanta e la città guardava fiduciosa al futuro, al turismo in particolare che cominciava a prendere respiro lungo l’arco del golfo sipontino incorniciato da una straordinaria corona di soffice arenile. L’Hotel Gargano aveva riacceso le legittime speranze naufragate con l’abbattimento, quattordici anni prima, del sontuoso Albergo Daniele che ingentiliva la Piazzetta mercato e svettava sul bacino portuale. Una impresa ardita venne definita, come lo sono state quelle della costruzione del Cine teatro, dell’Arena Giardino e di un altro paio di cinema: realizzazioni donate alla città che fanno dei Pesante una famiglia benemerita di Manfredonia.
SULLA SCIA dell’Hotel Gargano, una struttura mediterranea, moderna e innovativa, opera dell’architetto genovese Marco Desso, citata ad esempio da importanti riviste di architettura, seguirono altri alberghi: una dozzina tra grandi e piccioli. Non ce n’è più nessuno. Hanno seguito la triste sorte dei cinema: ad uno ad uno sono stati decapitati al loro posto impiantati fiorenti condomini. A reggere il lumicino della ricettività alcune strutture le maggiori delle quali realizzate grazie ai fondi del Contratto d’area: ma solo una resiste (RegioHotel Manfredi), l’altra (Nico Hotel) è chiusa da anni.
LA RICETTIVITA’ di Manfredonia e del territorio affidata ai “Bed&Breakfast”, il famoso logo “B&B”, ovverosia una forma di alloggio informale. Non si sa quanti ce ne siano. Secondo dati non ufficiali sarebbero ben oltre un centinaio, ma di essi solo pochi regolarmente codificati. Il turismo è una attività complessa e rigorosamente regolamentata: non basta il sole, il mare e le attrattive di svago o culturali che siano, o spostare occasionalmente masse di turisti-visitatori. Manfredonia ha già vissuto una fase di grandi lusinghe naufragate in cocenti delusioni. Una illuminante esperienza di cui fare saggia virtù.
Michele Apollonio