“L’assegnazione della casa popolare è stata ampiamente pubblicizzata dall’addetto stampa del sindaco che ha, per ovvie ragioni facilmente deducibili, completamente distorto la realtà degli avvenimenti al solo fine di ricoprire di meriti un’amministrazione che nel caso di specie non ne ha e gettare fango sulla precedente famiglia assegnataria, diffamandola e denigrandola.
Mi spiego meglio. L’addetto stampa, lo stesso che avrebbe dovuto collaborare gratuitamente con il sindaco e che invece percepirà una ‘equa retribuzione’ per il lavoro espletato, in malo modo oserei dire, ha riportato fatti artatamente falsati, tanto da indurre l’avvocato della precedente famiglia assegnataria ad intervenire con un comunicato stampa che spiegasse esattamente il susseguirsi degli eventi”. Secondo Valentino è stata distorta la realtà: il sindaco si sarebbe finto “paladino di giustizia, capace di liberare l’immobile da precedenti abusivi, che tali non sono mai stati”.
Infine Mariarita Valentino evidenzia il caso del mercato ortofrutticolo: “Io credo che la motivazione a tutto questo sia più sottile. Credo che oltre a infondate manie di protagonismo, pubblicizzate male e in modo fuorviante, si sia volutamente voluto spostare l’attenzione su un altro avvenimento che di trasparente non ha davvero nulla. Mi riferisco alla delibera di Giunta Comunale n. 189 del 27 ottobre, pubblicata sull’Albo Pretorio guarda caso lo stesso giorno dell’assegnazione dell’immobile popolare, il 2 novembre. Nella suindicata delibera di indirizzo, facente riferimento alla regolarizzazione di un’occupazione abusiva al Mercato Ortofrutticolo, si intende concedere una contrattualizzazione di locazione a chi per anni, in sopruso ai dettami di legalità, ha vissuto nell’illegalità e nella scorrettezza. Mi chiedo, sono questi i nuovi strumenti adottati dalla nostra amministrazione per combattere i soprusi? È cosi che si accendono i riflettori su una vicenda, modificandola falsamente, per spegnere le luci su fatti gravi e ingiusti coperti da delibere che investono di legittimità ciò che di legittimità ha ben poco? Ora resta solo da sperare sul lume della Dirigenza del Demanio e Patrimonio che possa non autorizzare uno scempio di tale gravità e ripristinare i principi della legalità e della trasparenza o ci potremmo ritrovare ad armeggiare con uno strumento pericoloso che fungerà da precedente”.