AL LIMITE dei voti necessari (tredici) la maggioranza approva il Documento Unico di Programmazione (DUP) per il periodo 2023-2025, al termine di un confronto con la minoranza che ha bocciato la pianificazione come presentata dall’esecutivo di Palazzo San Domenico. La discussione sul DUP è stata preceduta da quella sulle “Variazioni al Bilancio di Previsione 2022-2024 per le annualità 2022-2023-2024” anch’esse bocciate in quanto – è stato spiegato dalla opposizione – i provvedimenti privi delle relative specifiche illustrative. Il consigliere Carbone ha votato a favore pur condividendo le ragioni opposte dalla minoranza; è invece uscito dall’aula al voto sul DUP.
LE RISULTANZE contrastanti del dibattito dicono chiaramente quale sia la condizione politico-amministrativa del governo della città alla ricerca di quella resilienza che la rimetta su una strada sicura e che guardi lontano. Purtroppo quasi un anno di rinnovamento dei ranghi nel Palazzo di Città, non è bastato ad annullare un passato scomodo e nefasto, né ad innescare quelle buone pratiche di governo che facciano presagire quell’attesa inversione di orientamento. I motivi di frizione fra le rappresentanze che l’elettorato ha inviato al Comune, sono ancora tanti e roventi. Ci sono sempre dei motivi di guerriglia che l’esecutivo, sostenuto dalla maggioranza, ritiene inesistenti e pretestuosi, al contrario della minoranza che li considera di ostacolo all’esercizio del proprio compito di consiglieri comunali.
PER la contestata convocazione di questo consiglio, casus belli è stata la “urgenza” dichiarata dal sindaco Rotice e recepita dalla presidente del consiglio che ha diramato la convocazione solo quattro giorni prima della seduta comprensivi di sabato e domenica, «insufficienti quanto meno a leggere le trecento pagine del DUP» hanno reclamato i consiglieri di opposizione accusando esplicitamente l’amministrazione Rotice di «ostacolare una serena e costruttiva analisi degli argomenti proposti alla discussine». Un DUP «con errori, omissioni, e ripetizioni e privi della documentazione di riferimento dei vari argomenti». Commentato con sarcasmo il suggerimento del consigliere di FI Di Staso: «bastava consultare il protocollo per avere tutti i dati disponibili».
UNA “urgenza” tanto essenziale che la stessa maggioranza si è presentata – è stato rilevato – a ranghi ridotti per l’assenza di alcuni consiglieri; ranghi ricostituiti appena in tempo per votare e approvare il DUP. A sostenere la posizione dell’assessora al bilancio Lauriola, i consiglieri Fabrizio, Di Staso, Delle Rose, Rinaldi, Sventurato, i quali richiamando «difficoltà ereditate dal passato”, hanno imbastito un profilo delle iniziative da realizzare. «Un libro dei sogni» ha stigmatizzato Valente, mentre Schiavone, Valentino, Ciuffreda, Prencipe, lamentata la “scarsa trasparenza, mancanza di dati certi, e tempistica”, hanno incalzato su numerosi temi di strategica importanza come la gestione tributi, la chiusura del LUC, dell’infopoint, i polder di Siponto, l’abbandono delle aree industriali, dell’Oasi lago salso, il silenzio sul Piano urbanistico, sul piano energetico e via dicendo. Non ha rassicurato più di tanto il sermone conclusivo volto all’ottimismo del sindaco Rotice.
Michele Apollonio