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Più grande e confortevole, moderno e tecnologicamente avanzato, il nuovo “ospedale” per la cura di questi splendidi animali a 360°, diverrà anche polo didattico per le scuole, la comunità locale e i turisti con tante iniziative per scoprire il mondo delle tartarughe marine e più in generale l’ambiente e gli ecosistemi marini.
Per festeggiare al meglio l’apertura del centro, la mattinata è proseguita con la liberazione in mare della bellissima tartaruga LIFE, una femmina adulta
catturata accidentalmente nei giorni scorsi da una rete a strascico oltre 3 miglia a largo di Ippocampo (Manfredonia), che presentava qualche problema di immersione risolto poi con facilità. LIFE è stata la prima tartaruga a “nuotare” nelle nuove vasche del Centro e pur riprendendo il mare sarà sempre sotto i nostri occhi perché, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Biologia dell’università di Pisa, il trasmettitore satellitare di cui è stata dotata ci permetterà di seguire in tempo reale i suoi spostamenti, aiutandoci a conoscere sempre meglio le esigenze e le abitudini di questi straordinari animali marini.
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Nel Centro di Manfredonia le tartarughe vengono ricoverate e curate ma l’impegno degli operatori e dei volontari che operano nel centro è ben più vasto. Oltre che nel recupero e nelle cura degli esemplari feriti, il Centro è infatti impegnato insieme ai pescatori professionisti della marineria di Manfredonia (numerosi e preziosi) nella sperimentazione di sistemi per la riduzione delle catture e nel monitoraggio dei nidi: qui si organizzano le squadre dei Tartawatchers, i volontari che monitorano le coste per tutto il periodo estivo, per individuare e proteggere eventuali nidi di tartaruga Caretta caretta che sono prontamente messi in sicurezza per proteggerli da incursioni di animali selvatici oppure dai danneggiamenti involontari di
bagnanti, turisti e addetti ai lavori impegnati nella pulizia delle spiagge. Per questo l’impegno dei volontari comprende anche sensibilizzazione e informazione di bagnanti e gestori balneari. Anche quest’anno Legambiente ha attivato il servizio SOS Tartarughe, un numero unico per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.
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Il Centro è stato inoltre dotato di attrezzature e strumentazioni all’avanguardia grazie al Progetto MySea finanziato da: POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” -Azione 6.5 – 6.5.a., finalizzato alla creazione di un modello di coordinamento dei centri di recupero delle tartarughe marine della Puglia, con la finalità di raccogliere, gestire e divulgare l’informazione e la conoscenza necessarie alle azioni di conservazione (aspetti del ciclo di vita della specie: nidificazione, aree di crescita e di alimentazione, spiaggiamenti di esemplari vivi e morti, interazioni con attività umane (pesca, turismo, navigazione).
Nota stampa sindaco ing. Gianni Rotice