Domenica 24 Novembre 2024

La Comunità Garganica celebra la figura di S. Camillo De Lellis

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Oggi 14 luglio la Chiesa celebra la festività di S. Camillo De Lellis, Patrono degli ammalati, degli Ospedali, degli operatori sanitari e della Sanità militare. Religioso,, fondatore dell’Ordine dei Chierici Religiosi degli infermi (Camilliani). Anche Manfredonia si stringe intorno  al ricordo di questa mirabile Figura che ha fatto della sofferenza altrui il suo modello di vita dedicando la sua esistenza terrena ad aiutare i sofferenti, gli ammalati. Nato a Bucchianico, provincia di Chieti nel 1550, Camillo, figlio molto alto, robusto e  ribelle seguì il padre negli accampamenti militari dove apprese la passione del gioco che con il tempo lo portò alla rovina. Per alcuni anni visse la vita del soldato di ventura, giocandosi la vita nelle battaglie, nelle risse, per potersi poi giocare i soldi così guadagnati. Nel 1574 scampato ad un naufragio, sbarcato a Napoli, fu preso da una tale frenesia per il gioco che perse anche la camicia. Finì per chiedere l’elemosina davanti alle chiese. Si decise così di lavorare per la costruzione di un convento di cappuccini, trasportando calce, acqua per i muratori.  Determinante fu la vicinanza e il fervore di quei frati, che non lo lasciò indifferente. Correva l’anno 1575. Durante un viaggio che lo portava al convento di S. Giovanni Rotondo, un frate chiamatolo in disparte gli disse: “ Dio è tutto. Il resto è nulla. Bisogna salvare l’anima che non muore…”. Durante il viaggio di ritorno Camillo folgorato da quelle parole. ad un tratto scese di sella, si buttò a terra piangendo disse:“Signore, ho peccato. Perdona a questo gran peccatore! Me infelice che per tanti anni non ti ho conosciuto e non ti ho amato. Signore, dammi tempo per piangere a lungo i miei peccati”. Chiese di entrare nell’Ordine dei Cappuccini. Dimesso per una piaga che non guariva. Inizia per Camillo la svolta decisiva. La sua instancabile vita è per gli ammalati, per gli inguaribili ai quali ha donato tutto se stesso. Indissolubile il legame che la comunità garganica ha creato intorno alla figura di S. Camillo De Lellis, la presenza in quel di Macchia Libera, marina di Monte S. Angelo della Comunità Religiosa dei Padri Camilliani, che dal 2004 si prende cura della Parrocchia S. Maria della Libera, fortemente voluta dall’Arcivescovo emerito Mons. Domenico D’Ambrosio, nel luogo più vicino dove avvenne la conversione di S. Camillo De Lellis, (Valle dell’Inferno) S. Giovanni Rotondo, e Manfredonia. Suggellato con la presenza nella Piazza del Popolo di Macchia di un meraviglioso monumento dedicato a S. Camillo De Lellis  per ricordare tutti coloro che si sono spesi e hanno dato la vita per curare gli infermi colpiti dal Covid 19, pandemia che continua a flagellare l’intero pianeta. La lodevole iniziativa, la prima in Italia, fortemente voluta da tutta la Comunità. Monumento inaugurato il 25 maggio dello scorso anno in concomitanza con la nascita di S. Camillo De Lellis (1550) e quella di S. Pio da Pietrelcina (1887) Vogliamo concludere l’evento con le parole di S. Camillo: “Non bisogna mai perdere di vista Dio, ma contemplare il Creatore nella creatura”

Matteo di Sabato

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