A Open Foggia, il cuoco-contadino scrive un pezzo del ‘manifesto per il rilancio del territorio”
L’idea di una porta della Puglia e un’unica filiera della ricchezza che produca valore aggiunto
“Foggia e la Daunia non aspettano altro che decollare. Siamo la porta della Puglia. Per l’Italia e gli italiani, dobbiamo diventare la Puglia più vicina, quella che accoglie è dà il benvenuto nella nostra regione. Bisogna soltanto esserne consapevoli e trasformare le potenzialità in un’unica filiera della bellezza e della ricchezza, della biodiversità, del gusto di essere il Sud che innova, crea opportunità e si lancia verso il futuro”.
A Open Foggia, l’evento che dall’auditorium di Santa Chiara ha lanciato “7 idee per il futuro”, Peppe Zullo, cuoco orsarese che da oltre 30 anni promuove il ‘made in Daunia’, ha scritto un pezzo del ‘manifesto per il rilancio del territorio’. Gli organizzatori lo hanno voluto come testimonial per discutere di innovazione partendo dall’enogastronomia, uno degli assi portanti dell’eccellenza che parla foggiano.
L’IDEA DELLA “GRANDE DAUNIA”. Sul palco del Santa Chiara, Peppe Zullo ha parlato di ‘grande Daunia’. “Una delle cose su cui bisogna lavorare tanto, di più, e in maniera intelligente è quella di costruire un’identità unica e riconoscibile della provincia di Foggia”, ha detto Zullo, “integrando i differenti territori, legandoli insieme, e valorizzandoli come le parti di un tutt’uno. La grande Daunia esiste già, ma ogni parte di essa continua a coltivare le proprie particolarità in modo slegato dall’altra: le grandi città del Tavoliere, il Gargano, i Monti Dauni. Occorre lavorare insieme”.
FARE PRIMA DI RACCONTARE. “Occorre fare prima di narrare e raccontarsi. Va bene lo storytelling, ma è ancora meglio lo storydoing: bisogna produrre, trasformare, creare valore aggiunto e farlo nella pratica quotidiana, facendosi parte attiva di un processo proattivo, che cambi realmente le cose”, ha aggiunto Zullo.
Ciò di cui ha parlato il “cuoco ambasciatore” della Puglia, in sostanza, è un cambio di mentalità, un rinnovamento culturale che possa ampliare il concetto del ‘possibile’, partendo dalle esperienze concrete. “Negli ultimi 10-15 anni, ad esempio, abbiamo visto crescere per qualità e penetrazione nei mercati il nostro vino Nero di Troia, con produzioni premiate a livello nazionale e internazionale. Si pensi all’exploit dei rosati prodotti sul nostro territorio. Stessa cosa sta accadendo per l’olio extravergine d’oliva e altre tipologie di produzioni. A Open Foggia, poi, abbiamo sentito l’esempio che parte da un piccolo comune, quello di Biccari, dove appena 5-6 anni fa non sarebbero mai stati immaginabili i risultati che sta ottenendo un progetto di valorizzazione culturale e turistica del paese in modo totalmente innovativo e originale, rispettando la vocazione e la natura dei luoghi”.
LA FELICITA’: CHIAVE DEL FUTURO. In questa ottica, Peppe Zullo sta lavorando a un progetto rivolto alle nuove generazioni. Nelle ultime settimane, si stanno moltiplicando le iniziative che vedono il cuoco orsarese al centro di veri e propri ‘educational’ sul cibo e la felicità rivolti alle nuove generazioni, attraverso le istituzioni scolastiche. Bambini delle elementari, ragazzi delle medie e delle superiori, studenti universitari stanno visitando le tenute di Peppe Zullo, a Orsara, per conoscere da vicino e toccare con mano i prodotti dell’orto, le erbe e le verdure che crescono spontaneamente nel bosco e come tutto questo si coniughi in un rapporto più felice e consapevole con la straordinaria biodiversità di cui è ricco il nostro territorio. “Gli ingredienti per lo sviluppo ci sono tutti, e sono di eccezionale valore, sta a noi metterli armoniosamente insieme per creare le condizioni di una crescita felice, sostenibile”.