Sabato 24 Agosto 2024

Esplode tronco di fogna nell’area archeologica di Siponto

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 Gravi danni all’immagine e alla sanità pubblica

LA SORPRESA che non ti aspetti. O forse si, dati i numerosi precedenti. La fogna è tracimata. Non in viale Miramare dove il salto dei tombini della condotta fognaria è ricorrente, o in altre vie cittadine, ma nell’area archeologica sipontina. Sul tratto di strada attraverso cui, provenendo da Foggia, si accede a Manfredonia e costeggia il Parco archeologico di Siponto. Per alcune centinaia di metri la carreggiata è stata invasa dai liquami che sono zampillati come delle fontanelle dal sottosuolo in corrispondenza della condotta fognaria che si collega con il depuratore cittadino.

È MOLTO verosimile che la falla si sia prodotta nottetempo dal momento che la segnalazione è arrivata alle prime luci dell’alba dagli automobilisti che sono transitati in quella zona. Hanno chiamato “l’uomo delle emergenze”, Giuseppe Marasco, con i provvidenziali ispettori ambientali volontari Cvilis, arrivati prontamente sul posto e provveduto ad attivare le segnalazioni del caso e allertare la Polizia municipale e l’impresa “Spagnuolo ecologia” che agisce per conto dell’AQP. Naturalmente il traffico è stato interdetto e deviato sulle anguste strade interne che passano per Siponto. E’ stato consentito ad un pullman di turisti provenienti da Polignano di attraversare nonostante i liquami, in quanto non entrava nelle strade interne. L’assessore alle opere pubbliche Angelo Salvemini ha provveduto ad emettere un comunicato col quale si è avvertita l’utenza della interruzione del traffico su quell’arteria che si è protratto per tutta la mattinata mentre gli interventi di manutenzione della fogna non è dato sapere quanto dureranno dovendosi predisporre una opportuna perizia dei danni. Ma a quando un progetto di interventi su tutta la rete fognaria? Il rischio è di avere una esondazione ad agosto.

NOTEVOLI i danni all’immagine di Manfredonia e in particolare di quell’immenso patrimonio archeologico che si trova ai lati di quella strada, vale a dire il Parco archeologico di Siponto e gli Ipogei Capparelli, ma anche alla stessa strada dismessa dall’Anas dal bivio per la riviera sud, e divenuta a tutti gli effetti una strada comunale. Si tratta dell’antico decumano della Siponto romana esso stesso custode di vestigia di quella opulenta città pluristratificata. È pertanto legittimo il timore che queste infiltrazioni possano danneggiare quello che quel sottosuolo custodisce. A parte l’inquinamento delle sorgive particolarmente numerose in quella zona.

UN PROGETTO approntato dalla Soprintendenza prevede la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’intera area archeologica che va dalla preistoria all’età medievale, con il decumano a servizio dell’area archeologica mentre una rotonda stradale posta all’attuale biforcazione per Manfredonia e per la tangenziale, provvederà a smistare il traffico per la città.

ANCHE questo progetto è in stand by in chissà quale cassetto, mentre se realizzato (perché si fanno i progetti?) potrà concorrere a quella razionalizzazione e valorizzazione di un territorio che ha molto da sistemare e mettere in ordine. Come per l’appunto la fogna. Non si può andare avanti – protesta la gente – con i rattoppi man mano che le falle si verificano. Le vecchie amministrazioni comunali hanno nicchiato: da questa che tanto si vanta di fare, ci si aspetta che affronti il problema e lo porti a soluzione. Ci sono in gioco anche forti aspetti di sanità pubblica.

  Michele Apollonio 

 

 

 

 

 

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