Venerdì 22 Novembre 2024

Il Mercante di Venezia al tempo del Covid

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A Teatro “Dalla” nella rielaborazione di Stefania Marrone

 

 «Non È STATO difficile immaginare e trasporre il Mercante di Shakespeare dalla peste che imperversò a Londra a fine ‘500, al Covid dei nostri tempi che ha martirizzato l’umanità» annota Stefania Marrone, drammaturga della Bottega degli Apocrifi, che ha rielaborato il testo del celebre drammaturgo inglese dio Stratford on Avon per lo spettacolo che va in scena al teatro comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia, sabato 26 e domenica 27 prossimi.

«IL MERCANTGE di Venezia non venne commissionato a Shakespeare – spiega Cosimo Severo, regista dello spettacolo – per scrivere un’opera antisemita in un momento in cui gli ebrei col loro sistema di prestiti tenevano in vita, e quindi sotto scacco, tutta Londra. A una città impoverita serviva un nemico, ma alla richiesta facile di un colpevole Shakespeare rispose attraverso la complessità dei sentimenti umani, portando per la prima volta in scena, nel Seicento, le ragioni del cattivo, anticipando ancora una volta la cultura contemporanea».

INTERPRETE del Mercante veneziano è Salvatore Marci che dà a voce non ad uno ma a più monologhi che raccontano una storia d’amore e di debiti: due amici, una donna, un voto solenne, un prestito in denaro, una libbra di carne umana richiesta come penale, una punta di odio verso lo straniero che ha una cultura, delle abitudini e una religione diversa. «Ci sono tutti gli ingredienti – rileva Marrone – perché finisca in tragedia, ci sia un legittimo spargimento di sangue e morti non accidentali; ma a Shakespeare quella volta era fiorita in petto una gran voglia di commedia, addirittura di finirla in risata. Infatti come spesso accade nelle opere shakespeariane, arriva la risata come una liberazione, come una risalita insperata dopo aver toccato il fondo dell’animo umano».

PER MITIGARE fino a rallegrare la cupa atmosfera di fondo, sono state introdotte le musiche originali del maestro Fabio Trimigno in scena col suo violino, assieme ai solisti Michele Celozzi (violoncello), Andrea Stuppiello (percussioni), e la partecipazione di Giovanni Salvemini. Le scene e il disegno luci sono di Luca Pompilio e Cosimo Severo, lo spazio sonoro è di Amedeo Grasso. Lo spettacolo è inserito tra gli appuntamenti di prosa di “Comizi d’Amore”, la stagione teatrale 2021/2022 della compagnia Bottega degli Apocrifi, realizzata in collaborazione con il Comune di Manfredonia, con il Teatro Pubblico Pugliese e con il sostegno dell’Azienda SILAC. Per info e prenotazioni: Bottega degli Apocrifi/Teatro Comunale “Lucio Dalla”, via della Croce – Manfredonia, 0884.532829 – 335.244843, bottegadegliapocrifi@gmail.com.

Michele Apollonio

 

 

 

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