Molti di loro, dopo l’aumento spropositato del carburante e delle bollette dell’energia, rischiano di fermare definitivamente le attività, dando un colpo mortale all’economia, già in difficoltà, di diverse comunità locali.
Serve una risposta immediata, ed anche di prospettiva, del Governo per aiutare e sostenere il comparto pesca del nostro Paese.
Sono sicuramente importanti i passi avanti fatti oggi al tavolo del Ministero delle Politiche agricole alla presenza dei rappresentanti dei pescatori.
L’adozione di un provvedimento di sostegno finanziario alle imprese di pesca di 20 milioni di euro, l’accelerazione delle procedure di liquidazione degli indennizzi covid e l’avvio del confronto con il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze per sciogliere altri nodi, a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali, sono certamente il segno dell’attenzione del Governo nei confronti della marineria.
Ma i risultati di oggi rischiano di non essere sufficienti per far ripartire l’economia della pesca se non saranno accompagnati anche da interventi strutturali che durino nel tempo.
Anche per questa ragione, c’è bisogno di una strategia condivisa, anche con l’Europa, al fine di adottare strumenti di emergenza capaci davvero di aiutare i pescatori a superare le difficoltà enormi che sta vivendo l’intero settore.