Giovedì 21 Novembre 2024

Che Carnevale che verrà

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Il rebus dell’organizzazione

LA COSA certa è che domenica 27 febbraio 2022 non ci sarà nessuna manifestazione del carnevale, almeno di quelle ascrivibili alla tradizione di Manfredonia. Le ragioni sono diverse riconducibili alla pandemia da coronavirus ma anche al rinnovo dell’amministrazione comunale. Circostanze che non hanno consentito di organizzare le varie manifestazioni che connotano il Carnevale di Manfredonia tra le kermesse del Gota di carnevali italiani.

UNA RINUNCIA a malincuore ma necessaria dati i problemi in causa. Si è pertanto acceso, e da tempo, la discussione sul dopo “non carnevale” standard. Il punto focale è quello di non perdere la continuità di una tradizione di grande risonanza che è parte integrante della cultura sipontina-manfredoniana, ma anche una consistente opportunità economica. Il vistoso e variegato apparato folkloristico carnascialesco che anima i giorni a cavallo dell’equinozio di primavera e richiama folle di visitatori provenienti non solo dai centri del circondario, richiede un robusto e prolungato impegno di personale specializzato nelle diverse espressioni del carnevale (dai costumi delle maschere, alla cartapesta dei carri allegorici). Una galassia complessa, articolata, colorata che certamente non si improvvisa e che non si può perdere. E allora?

LA VOCE più ricorrente è quella del rinvio delle manifestazioni. Spostare le date va bene, ma a quando? Dal comune fanno sapere che i momenti possibili coincidono con altre festività anch’esse ancorate nella tradizione e nel sentimento popolare eppertanto la concomitanza non è consigliabile a ragione della natura antitetica delle manifestazioni (Pasqua, per esempio). Andare oltre si finirebbe nel periodo estivo quanto le divagazioni festaiole sono differenti. Una riprova evidente di come ogni ricorrenza ha il suo tempo.

VERO è che in tante altre città sedi di rinomati carnevali, le manifestazioni si tengono ugualmente anche se con appropriati accorgimenti. L’obiezione che arriva a questo punto è riferita alla organizzazione delle manifestazioni. Guardando in casa nostra gira e rigira si finisce sempre al “tradizionale” comitato assemblato per l’occorrenza specifica. Non è che non si siano tentate altre vie come ad esempio l’Istituzione, ma sono regolarmente fallite. Anche per quest’anno prima di sapere se si facesse o meno il carnevale, non sono mancate le avances per organizzare la manifestazione. Peraltro si parte con cento mila euro in cassa da gestire elargiti dalla Regione. Bene, si dirà. Solo che le avances sono tante che alla fine si perde il filo del discorso o prende altre vie.

EPPURE a Manfredonia non mancano energie e organizzazioni capaci non solo di allestire eventi speciali, ma anche di sbalordire per l’efficienza dimostrata. Il riferimento è alle luminarie e agli spettacoli sfavillanti esposti in la città per le festività natalizie, da novembre a gennaio scorsi, nel centro come nelle periferie. Una iniziativa del tutto inedita che avuto nell’estate un prologo incoraggiante, che ha entusiasmato e galvanizzato la città. Un richiamo clamoroso che ha catapultato in città migliaia di visitatori. Un successo senza precedenti. Un progetto ideato, finanziato e condotto dal gruppo di commercianti “Sono Partita IVA” che ha operato in assoluta autonomia, realizzato in tempi difficili. Un buon esempio che potrebbe essere replicato – perché no? – anche per il carnevale.

CONTRO tanti “cambiamenti” annunciati e mai realizzati, l’esempio dei “Partita IVA” è l’unico che sia avvenuto. Potrebbe essere un inizio sia pure sotto l’egida del carnevale.

   Michele Apollonio       

 

 

 

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