Questa mattina le studentesse e gli studenti delle classi 4^ A Sc. , 4^B Sc., 4 e 5^ C del Liceo Galilei – Moro, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno organizzato un flash mob per “ Gridare ad alta voce i nomi delle donne che non hanno più una voce.”
“ Oggi siamo qui sia per riportare in vita queste donne, per fare memoria, sia per dimostrare che noi giovani vogliamo diffondere la consapevolezza che che il femminicidio è un problema “reale” e che può essere risolto solo se tutte/i noi ragazze e ragazzi ci impegniamo a promuovere un’idea di amore basata sul rispetto reciproco e pensiamo che tra i compiti fondamentali della scuola ci sia questo: educare al rispetto.”
Educare all’accoglienza , attenzione agli altri, promuovere un’idea di amore che si basi sulla condivisione, senza prevaricazione e possesso sono stati i concetti sottolineati dal Dirigente scolastico Leonardo Pietro Aucello: “Dovete credere in questi valori, devono accompagnare la vostra crescita e, una volta diventati adulti, devono essere i valori fondanti della vostra affettività.”
“Il femminicidio si combatte con l’informazione, la formazione e l’educazione, partendo dalla famiglia. In famiglia occorre educare alla parità di genere e al rispetto dell’altro senza differenziare il bambino maschio e femmina. Tutti i membri della famiglia devono rispettarsi e collaborare al ménage della casa. Occorre combattere gli stereotipi in famiglia, a scuola, nei social e tra gli adolescenti. Occorre rispettare l’altro/a indipendentemente dal sesso, dal pensiero e dalla religione. Più cultura e formazione per combattere la violenza contro le donne e soprattutto ricordare che tutto l’anno è il 25 novembre.”
“Per prevenire la violenza bisognerebbe cambiare la mentalità maschilista e patriarcale che domina la società odierna, educando gli uomini sin dalla nascita. La mancanza di interesse per l’affermazione della donna, la mancanza di rispetto da parte di un uomo delle sue decisioni e dei suoi sentimenti, tutto questo priva la donna delle libertà che le spettano di diritto.
Quando qualcosa inizierà a cambiare realmente? Quando un altro sentimento ci accomunerà. Quando sostituiremo l’indifferenza con il coraggio.”
Il flash mob si è concluso con un invito:“ Un lungo filo rosso contro la violenza sulle donne che vuole sensibilizzare le comunità a riflettere su questo drammatico fenomeno che riguarda anche il nostro territorio. Il consorzio “Oltre”, con l’installazione di sette panchine rosse nei vari centri della Capitanata, ribadisce l’idea di essere “sentinella” in quei territori, un nodo locale contro ogni forma di violenza in cui le donne possono rivolgersi al personale per parlare, aprirsi, raccontare, denunciare. Invitiamo la comunità a partecipare all’inaugurazione della panchina rossa a Manfredonia domenica 28 novembre per unirci tutti contro la violenza di genere e fare un passo avanti nella lotta al femminicidio.”
A cura delle professoresse Apollonia Rinaldi e Barbara Salice