UNA VOLTA PER TUTTE: ENERGAS APPARTIENE AL PASSATO E NON SI FARÀ MAI (E COMUNQUE TUTTO PARTÌ DA QUEL 25 FEBBRAIO 1998)
La questione Energas sta avendo più puntate dell’eterna soap opera”Beautiful”. Scoperti con le mani nella marmellata sminuiscono il grave accaduto, creando confusione sul valore degli atti autorizzativi.
So molto bene quale sia la differenza tra le varie tipologie di atti tecnici ed amministrativi. Con il solito gioco dello scaricabarile a loro molto congeniale, cercano di incolpare l’allora responsabile dell’area tecnica, il quale ha provveduto a mettere nero su bianco l’indirizzo politico sulla questione ISOSAR. Ma se così non fosse (e ne dubito), dov’erano Sindaco (Prencipe), Assessore al ramo e le Amministrazioni successive (gli stessi che ora fanno i registi di questa campagna elettorale del centrosinistra)? Perché non hanno controllato e posto rimedio?
Cos’é successo, confermando i rapporti diretti dei politici locali con i vertici di Energas, lo spiega chiaramente Alfredo De Luca, già consigliere comunale di maggioranza (con moglie Assessore), rappresentante dei “Verdi” e candidato consigliere proprio con Prencipe.
“L’ho scritto in un post. Eccolo: Energas atto primo.
Nell’agosto del 2015 il sig. Sindaco organizzò, a favore dei consiglieri di maggioranza, un incontro con la dirigenza ENERGAS. Diapositive e maxischermo, posti di lavoro a go go e una sistemazione paesaggistica bellissima, altro che maxideposito di gas petrolifero liquefatto, sembrava la casa dei teletubbies, con tanto di bambino con il suo faccione nel sole che ride (di chi fosse il faccione lascio a voi immaginare).
Personalmente non ero presente, ero in vacanza con la mia famiglia, ma gli sguardi di bramosia, la salivazione dovuta al pensiero ghiotto di poter sistemare amici ed elettori (magari in numero maggiore di quanti effettivamente necessari) nella fabbrica era così palpabile da arrivare fino a me che stavo a migliaia di km di distanza.
Rientrato, pongo il dictat al resto della maggioranza: o ci pronunciamo contro ENERGAS (per le competenze urbanistiche) o io ed un altro componente ce ne andiamo.
La maggioranza all’unanimità (anche se per alcuni solo di facciata) approva un ordine del giorno con cui si afferma che nella zona industriale non è permesso installare fabbriche inquinanti e/o pericolose, così da permettere al dirigente al settore di esprimere parere urbanistico negativo”.
Con quest’ultimo passaggio, De Luca conferma l’importanza dell’autorizzazione del 25 febbraio 1998, dalla quale é partito tutto l’iter di Energas e la contiguità di una certa classe politica locale con i vertici di quell’azienda.
Detto ciò, pongo io due quesiti:
– Se questo investimento non si doveva fare, perché ISOSAR ha provveduto all’acquisto dei terreni (non si sa da chi)?
– Cos’é più grave un’intervista decontestualizzata o un atto autorizzativo?
Tutto chiaro? Beh, almeno sulle bugie, mettevi d’accordo (come avete sempre fatto su tutto).
Sapete molto bene la verità. Energas non si farà. Basta con questa sceneggiata inutile. Passiamo a parlare di temi e proposte serie per il futuro di Manfredonia, se ne avete.