SUL CASO di incandidabilità di un consigliere della lista Fratelli d’Italia facente parte del lotto di liste che sostengono la candidatura di Rotice, denunciato dal presidente della Commissione nazionale antimafia, Nicola Morra, i candidati consiglieri comunali di FdI nonché componenti del direttivo della sezione di via Tribuna, Vito Vero e Romina Famiglietti, precisano quanto segue:
«LA SEZIONE del partito Fratelli d’Italia di Manfredonia (di via Tribuna) con il presente comunicato stampa fa chiarezza sulla vexata quaestio circa la impresentabilità del candidato al consiglio comunale di Manfredonia sig Troiano Matteo nella lista del partito della Meloni. Nessun componente dell’ex organigramma ora commissariato della storica sezione di via Tribuna ha fatto parte, in quanto mai convocato, dalla commissione interna costituita per valutare i requisiti di onorabilità degli aspiranti candidati nella lista di FdI. Alla luce di quanto sopra esposto tutti i componenti della sezione si dichiarano del tutto estranei e avulsi da questa penosa situazione».
E’ L’ULTIMO atto, in ordine di tempo, di una lunga sgradevole tiritera del partito Fratelli d’Italia a gestione Adriano Carbone in netto contrasto con la sezione di via Tribuna, protagonista di clamorosi quanto imprevedibili svolazzi elettoralistici alla ricerca di una sua collocazione nell’ambito degli schieramenti costituiti, concludendo il suo girovagare laddove era cominciato e dunque finendo per accodarsi a sostenere il candidato che aveva rifiutato. Tra l’altro, dalla sezione di via Tribuna fanno sapere che oltre al caso Troiano, nella stessa lista già di per sé incompleta, ci sarebbe un altro candidato che non avrebbe i requisiti di candidabilità. Insomma, stando a quanto emerge e tenendo presente le denunce del Presidente antimafia Morra, si è badato più a fare mucchio che a dare indicazioni utili, chiare e integre per il nuovo governo cittadino.
UNO DEI TANTI aspetti spiacevoli e inammissibili che, senza voler fare di ogni erba un fascio, hanno costellato e caratterizzato questa campagna elettorale 2021 sulla quale è parso siano stati introdotti deliberatamente elementi spuri per confondere le acque e gettare discredito sulla città.
L’AUSPICIO è che i manfredoniani, gli elettori, sappiano vedere oltre le ombre calate e valutare correttamente la situazione e dunque decidere.
Michele Apollonio