Premesso che
– sono stati avviati dei procedimenti amministrativi per l’insediamento nella zona di Macchia di Monte Sant’Angelo, a breve distanza dall’abitato di Manfredonia, di una piattaforma ecologica con impianti per la produzione di materie prime secondarie dal trattamento di carta e cartone, plastica e vetro rivenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani (si vedano le Deliberazioni della Giunta Comunale di Monte Sant’Angelo n. 30, 31 e 32 del 3 marzo 2018), nonché di impianti per il trattamento di pneumatici in disuso, per la lavorazione della bentonite e di scarti provenienti da miniere e da scavi marini, nonché un deposito LNG (con annesso rigassificatore) e un impianto per la produzione di biocarburante, previsti nell’area retroportuale del porto industriale di Manfredonia, proposti dalla SEASIF Holding Ltd;
– tali impianti, che potrebbero comportare un grave rischio per l’ambiente marino di quel territorio e per la salute e incolumità della popolazione di Manfredonia, ricadono in un’area dichiarata sito di interesse nazionale da bonificare, dove erano state avviate operazioni di bonifica che dovranno essere ultimate da parte dall’E.N.I. Rewind (ex Syndial), secondo cui la bonifica dei terreni dovrebbe essere ultimata entro il 2022, mentre per quella delle falde saranno necessari 15 anni;
– i suddetti proposti impianti non erano consentiti dal Regolamento ASI approvato nel 2010 e appositamente modificato nel 2018 (come risulta dal verbale del Consiglio di Amministrazione ASI n. 19 del 25 agosto 2018 e dal verbale dell’Assemblea generale ASI n. 1 del 27 agosto 2018); Considerato, inoltre, che con la Determinazione del Dirigente della sezione ciclo rifiuti urbani del 7
dicembre 2020, n. 510 (si veda il B. U. della Regione Puglia n. 172 del 24 dicembre 2020) si accorda la concessione di un finanziamento in favore dell’AGER Puglia per la realizzazione e la gestione di un impianto di trattamento e recupero di plastica, per il quale è già stato approvato il relativo progetto, di cui non si conoscono i particolari;
il Nuovo Centro di Documentazione Storica di Manfredonia
chiede
– al Ministro della Transizione ecologica,
– al Presidente della Regione Puglia,
– all’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale,
– al Sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo,
– al Consorzio ASI di Foggia
che siano resi pubblici i progetti dei suddetti impianti in anteprima (e non quando l’iter procedurale tecnico-amministrativo sarà in dirittura d’arrivo) e che, nel frattempo, siano sospesi immediatamente i procedimenti autorizzativi in corso riguardanti i suddetti impianti affinché questi progetti siano attentamente valutati e sottoposti all’assenso del Comune di Manfredonia solo dopo che sarà sentita la volontà dei cittadini eventualmente anche per mezzo di un referendum popolare;
– e a tutti i Candidati alla carica di Sindaco del Comune di Manfredonia, ai Parlamentari (on. sen. Antonio Tasso, on. Michele Bordo, on. Francesca Troiano) e ai Consiglieri regionali (Paolo Campo e Giandiego Gatta) di esprimersi nell’immediato sull’insediamento dei suddetti impianti nella zona ex EniChem e nell’area retroportuale e di impegnarsi nel favorire la presenza di attività e iniziative eco-compatibili nel territorio.
Il Presidente del NCDSM
Prof. Pasquale Caratù