Degna di ammirazione ed oltremodo coraggiosa e lodevole è stata definita dall’intera opinione pubblica locale l’opera preziosa del magistero di questi quasi tre anni tra noi dell’arcivescovo p. Franco Moscone crs, volto a educare e richiamare tutti ai valori della legalità, della giustizia sociale, del rispetto dei giovani e del loro futuro, della difesa del creato, valori tutti che costituiscono, in sintesi, la serietà delle urgenze che attendono i nostri territori, ancor più Manfredonia ormai prossima alle elezioni amministrative locali, spronando tutti a un profondo impegno di coscienza che metta da parte quei toni poco dignitosi, volti spesso a denigrare gli avversari e fomentare confusioni e ostilità, e ponendo invece al centro i temi, le urgenze della città con capacità e coraggio, discutendo e confrontandosi con tutti per creare alleanze e coalizioni più che frammentazioni.
Il magistero dell’Arcivescovo va accolto e non strumentalizzato.
Occorrono proposte serie per uscire dagli schemi stantii che certuni vorrebbero far passare quasi con forza, per fugare il velo della caligine che attanaglia chi non vede al di là del proprio stretto recinto e prendere consapevolezza del nostro valore e del nostro impegno di sipontini, ed anche stili giornalistici che illuminino non solo la nostra esperienza e la nostra storia “minore” ma che siano ispirati alla ricca tradizione delle nostre radici civili e culturali.
E dunque, a tutti noi impegnati ancora oggi a spendere energie a favore della crescita della nostra terra “è richiesto di evitare un voto dovuto solo per questioni personali o di amicizia o parentela o peggio per meschini interessi ed avere il coraggio di scelte consapevoli di coscienza nel rispetto della vera politica, del difficile momento presente e di tutti coloro che hanno perso la vita e per la sacralità del voto stesso”.
L’invito dell’arcivescovo p. Franco anche all’incontro con tutti i candidati sindaco della città di giovedì 28 p.v. non è, e né mai ha voluto essere, un incontro a favore di una parte a danno dell’altra, ma momento per offrire ai cittadini tempi e spazio di sereno confronto, dialogo, discussione, coraggio e moderazione, fattivo esempio per uomini e donne che vivono già, oltre il ruolo politico-istituzionale, un impegno leale e fattivo a favore del bene comune, a prescindere dal fatto che siano candidati o eletti.
L’impegno dell’Arcivescovo va dunque inteso come magistero del Pastore disponibile a collaborare in ogni maniera per mettere al centro il bene comune e la formazione civile, avendo a cuore la buona politica, la trasparenza e l’onestà di chi aspira a tenere le redini della nostra città, annullando quelle inconcepibili distanze tra i cittadini e amministratori, sempre attenti alle richieste della gente comune.
Il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa al punto 410 ricorda che gli amministratori pubblici non devono dimenticare o sottovalutare la dimensione morale della rappresentanza che consiste nell’impegno di condividere le sorti del popolo e nel cercare la soluzione dei problemi sociali, amministrando con spirito di servizio (pazienza, modestia, moderazione, carità, sforzo di condivisione) ed avendo di mira il bene comune e non il prestigio o l’acquisizione di vantaggi personali.
L’augurio che l’Arcivescovo, padre e maestro nella fede, rivolge è quello di rendere reali i sogni che stanno nei nostri cuori, certi di saperli vivere coerentemente, con l’invito di partecipare tutti a questa importante tornata elettorale esprimendo consapevolmente il proprio voto.
Manfredonia, 26 ottobre 2021