A seguito di sollecitazione dei nostri attivisti del circolo Movimento 5 stelle di Manfredonia ed in particolare del Dott. Gesuele Rosciano e Dott.ssa Lorna Cifaldi e sentiti i cittadini residenti nei nuovi comparti CA di Manfredonia, l’On. Mario Furore, ha presentato un’interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta alla Commisione Europea, avente ad oggetto “Legittimità delle proroghe nella gestione dei piani di lottizzazione ad iniziativa privata”. Difatti la legislazione adottata in Italia per la realizzazione di opere pubbliche nei cosiddetti piani di lottizzazione ad iniziativa privata – come nel caso Comparti CA di Manfredonia – è già stata considerata difforme ed incompatibile con la normativa europea, nonostante la lunga serie di aggiornamenti legislativi intervenuti dagli anni 90 ad oggi sul codice degli appalti pubblici, sulla Legge urbanistica e sul testo unico in materia edilizia.
Nell’ estratto della notifica di messa in mora da Commissione Europea alla Repubblica Italiana
- 2018/2273 del 24/1/2019, si legge e viene contestato all’Italia “che le amministrazioni possono aggiudicare alcune “particolari” opere di urbanizzazione senza applicare il codice italiano dei contratti pubblici, non solo qualora il valore aggregato di tutte le opere di urbanizzazione sia al di sotto della soglia UE, ma anche qualora il valore di tali opere di urbanizzazione “particolari”, considerate isolatamente rispetto alle altre opere, sia al di sotto della soglia UE”
Le proroghe ai tempi di gestione dei consorzi, prima stabiliti in 10 anni dall’Art. 28 della Legge Urbanistica (1150/1942) e poi prorogati di 3 anni con D.L. 69/2013 e di ulteriori 3 anni con D.L. 76/2020, fanno si che i tempi massimi di gestione a cura dei consorzi, assumano le seguenti scadenze:
- Convenzione comparto CA1 stipulata in data 19/5/2006 cesserà in data 19/5/2022;
- Convenzione comparto CA2 stipulata in data 11/5/2006 cesserà in data 11/5/2022;
- Convenzione comparto CA4 stipulata in data 6/3/2006 cesserà in data 6/3/2022;
- Convenzione comparto CA5 stipulata in data 20/11/2006 cesserà in data 20/11/2022;
- Convenzione comparto CA9 stipulata in data 10/2/2006 cesserà in data 10/2/2022;
Le domande che ci poniamo sono le seguenti:
Quanto sono costate le opere di urbanizzazione nei comparti CA e quanto costeranno, al netto di spese di gestione a cura dei consorzi e ulteriori costi per i contenziosi in atto – prolungatisi per ben 16 anni?
Quali scenari si apriranno subito dopo le elezioni Comunali, nell’impossibilità di concedere ulteriori proroghe ai consorzi?
Chi pagherà questi ulteriori oneri non conosciuti e difficilmente quantificabili?
Quanto è rischioso affidare la realizzazione di opere pubbliche per tale entità, disapplicando il codice dei contratti pubblici e quindi gli obblighi, quali: trasparenza, economicità, buon andamento e principio di rotazione dell’appaltatore in un Comune commissariato per infiltrazioni mafiose?
Quando e come si completeranno le opere di urbanizzazione nei comparti CA?
Assunto che, il mancato recepimento delle direttive europee, costituisce inadempimento dello Stato italiano ad una obbligazione e, pertanto, attribuisce al cittadino il diritto al risarcimento del danno, con l’interrogazione che invece è stata posta alla Commissione Europea (qui atto ufficiale https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2021-004546_IT.html ),
Mario Furore, chiede:
- Alla luce di quanto esposto, la Commissione europea ritiene che le proroghe approvate siano in linea con le direttive?
- Nel caso si siano verificate irregolarità dovute al mancato recepimento delle direttive, i cittadini coinvolti (che vanno intesi come persone fisiche e soggetti giuridici, quali imprese e società) come possono ottenere un risarcimento?
- Quali azioni prevede nei casi in cui il mancato recepimento abbia causato una distorsione del mercato?
Per quanto accaduto e per quanto accadrà, saremo sempre e comunque accanto ai cittadini.