In tema di contrasto ad ogni tentativo di ingerenza da parte della criminalità organizzata nei processi democratici e nelle istituzioni, l’impegno a evitare nei propri comportamenti ogni forma di ambiguità, compromissione e sospetto è il dovere di ogni amministratore della cosa pubblica e ciò vale ancor più per chi si candida e sarà eletto a governare una città, come Manfredonia, il cui Comune è stato commissariato per rischio di infiltrazioni di carattere mafiosa e nel cui territorio è acclarata la presenza di pericolosi gruppi criminali attivi anche nell’economia legale.
È il motivo per il quale, qualora fossi eletto sindaco, chiederò ai futuri consiglieri e assessori di sottoscrivere un documento che li impegni, personalmente e come rappresentanti istituzionali, a rispettare i principi e le norme che garantiscono assoluta trasparenza e legittimità negli atti e nei comportamenti, anche in quelli che attengono alla sfera personale, in mancanza dei quali sarò io stesso ad intervenire con tempestività e decisione.
Un primo impegno concreto a cui ne seguiranno altri che saranno elaborati e condivisi con quanti promuovono l’antimafia sociale e valorizzano le buone prassi di legalità diffusa. Alcuni di loro avrò il piacere di incontrarli in occasione del forum “DisCrimine – Legalità e infiltrazioni mafiose”, organizzato da POP Officine Popolari, in programma mercoledì 13 ottobre, alle ore 19.00, nei locali del LUC.
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