Per assicurare un futuro alle nuove generazioni è necessaria, ora più che mai, una svolta radicale nell’economia e nella visione del mondo che parta da una rivoluzione culturale. Ne sono davvero convinti gli organizzatori di FestambienteSud, il festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia, che da 17 anni non fanno soltanto cultura e spettacolo, ma stimolano riflessioni su temi urgenti e importanti, provando a fare ambientalismo in maniera diversa.
Ed è per questo che hanno scelto di aprire l’edizione 2021, incentrata sul tema Next Green Generation, con una giornata dedicata agli EcoForum sull’economia circolare e sull’agroecologia.
“Quest’anno era d’obbligo farlo” – ha affermato Franco Salcuni, direttore culturale dell’evento, che ha ribadito: “bisogna superare un sistema economico e un’idea di produttività sganciata dall’ambiente per passare a un’economia che si pone il problema della sostenibilità e l’economia circolare è un tema centrale in questo campo. Attenzione però, perché quando più le politiche per la sostenibilità diventano politiche di governance a livello internazionale, nazionale e regionale, tanto più bisogna vigilare affinché quelle parole non diventino greenwashing istituzionale”.
“Gli EcoForum costituiscono un momento per aggregare le comunità e confrontarsi. L’economia circolare ha a che fare molto con la raccolta differenziata e con i rifiuti ma è soprattutto un approccio culturale al modello di produrre e di consumare”, ha spiegato la vicepresidente nazionale di Legambiente Vanessa Pallucchi, sottolineando la necessità di riagganciare una cultura diversa soprattutto al Sud, perché se non ce la fa il Sud non ce la fa tutta l’Italia.
Esplorato a tutto tondo il settore del riciclo dei rifiuti durante l’EcoForum “Economia Circolare ed impianti industriali: un binomio inscindibile” – realizzato in partnership con il progetto “Generazione Circolare” e con il sostegno di Montello ed Eurosintex – ha visto emergere tante storie positive di imprese (come Progeva, Eurosintex, Conai), organizzazioni sociali e pubbliche amministrazioni che hanno intrapreso una strada coerente con le linee tracciate dal Green New Deal.
Sono stati premiati i Comuni che nel rapporto Comuni Ricicloni di Legambiente hanno ottenuto risultati particolarmente positivi nella raccolta differenziata. A Volturino e Avetrana è stato assegnato il premio nazionale Comuni Rifiuti Free per aver raggiunto una percentuale alta di raccolta differenziata, ma soprattutto per aver ridotto sotto i 75kg/abtitante/anno la produzione del secco residuo. A Cisternino, Trani, Deliceto, San Giovanni Rotondo, Surbo, Laterza, Altamura, Leverano, San Pancrazio Salentino e Galatina è andato il riconoscimento “come esperienza virtuosa nel campo della raccolta differenziata”. Premi importanti, anche perché costituiscono uno strumento di restituzione ai cittadini, i veri protagonisti della raccolta differenziata, che vanno ascoltati e resi partecipi delle scelte.
Ad arricchire la mattinata la testimonianza del Banco Alimentare della Daunia “F. Vassalli” – una delle 21 sedi della Fondazione Banco Alimentare presenti su tutto il territorio nazionale – che da oltre 30 anni contribuisce a dare concretezza al modello di economia circolare e sussidiaria recuperando cibo dalla filiera agroalimentare per distribuirlo alle strutture caritative, con la finalità di ridurre lo spreco alimentare e dare nuovo valore al cibo ancora buono.
Stimolante e costruttivo il Focus sulla Capitanata, una tavola rotonda-laboratorio dedicata alla ricognizione dello stato dell’arte dell’Economia Circolare nella Provincia di Foggia, a cui hanno partecipato giovani, aziende, associazioni, soggetti del terzo settore e rappresentanti del gruppo di lavoro del progetto Generazione Circolare. È emerso un quadro inedito di realtà che da qualche anno si stanno impegnando in attività di economia circolare, dal riutilizzo di scarti di processi industriali alla realizzazione di nuove filiere biologiche complete. A dimostrazione che, anche sul nostro territorio, è in atto un processo di cambiamento fondato su scelte consapevoli e sostenibili che ruotano sulla tutela dell’ambiente e, quindi, di tutti noi.
Un modello diverso è possibile anche in agricoltura, settore che deve guardare sempre di più alla sostenibilità ecologica e alla compatibilità ambientale: due concetti chiave dell’agroecologia, che è stata protagonista di un EcoForum a FestambienteSud durante il quale sono state raccontate esperienze concrete di innovazione verde.
La prima tappa di FestambienteSud, andata in scena dal 23 al 25 luglio nel suggestivo scenario della città dei due siti Unesco, ha valorizzato gli spazi urbani della scalinata di via Maraldo e di largo Tre Ottoni, che hanno ospitato emozionanti, intimi e potenti momenti di spettacolo.
A dare inizio al viaggio musicale del festival – che dal 2004 non ha saltato un’edizione – è stato il Daniele Sepe Trio conducendo i presenti da Napoli all’America latina passando per il Portogallo, i Balcani e la Svezia tra jazz, funk, folk e rock in una contaminazione unica. Il sassofonista partenopeo è stato accompagnato dalla voce di Emilia Zamuner, tra le più talentuose cantanti della scena jazz italiana e internazionale, e dal piano del compositore e arrangiatore Mario Nappi.
Sensibilità e fragilità umane sono state al centro de “L’orso ‘nnammurato”, lo spettacolo di musica e parole nato dalla fortunata collaborazione tra il musicista e cantante di estrazione punk Alessio Sollo e il cantautore e chitarrista Claudio Domestico, in arte Gnut.
La grinta contagiosa di James Senese e Napoli Centrale ha pervaso largo Tre Ottoni, dove un pubblico assai partecipe ha potuto godere dell’affascinante miscela di jazz, funk, afro e musica partenopea che caratterizza il sound del settantaseienne cantante e sassofonista napoletano.
A FestambienteSud ha trovato spazio anche il teatro con il cantautore, bassista e attore Pierpaolo Capovilla che ha dato vita con trasporto e passione ai reading dedicati a due grandi letterati del Novecento.
Nel corso di due serate Capovilla ha interpretato “Eresia” di Vladimir Majakovskij e “La religione del mio tempo” di Pierpaolo Pasolini, mettendo in risalto la contemporaneità e la profeticità di entrambi i testi. Un messaggio rivolto soprattutto ai giovani, cui FestambienteSud offre da sempre particolare attenzione coinvolgendoli attivamente nel festival.
“La forza di questo festival è rappresentata anche dai volontari, tanti giovani che stanno crescendo con noi. Questo ci fa rende davvero felici”, ha affermato più volte con convinzione Franco Salcuni, ringraziandoli per la partecipazione e l’entusiasmo.
Dopo la tappa di Monte Sant’Angelo la XVII edizione di FestambienteSud dà appuntamento dal 31 luglio al 2 agosto a Vieste e in Foresta Umbra.
Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili sul sito del festival www.festambientesud.it.
A tutti gli eventi si accede con prenotazione da effettuare sul sito FestambienteSud, per fronteggiare meglio le restrizioni Covid-19.
La XVII edizione di FestambienteSud gode del sostegno della Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso Pubblico CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021 – Misure di – D.G.R. n. 1570/2020 – A.D. 499/2020 e del Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo Unico per lo Spettacolo; è promossa e sostenuta da Legambiente onlus – Comune di Vieste – Comune di Monte Sant’Angelo, in sinergia con il progetto Generazione Circolare sostenuto da UPI – Unione Province d’Italia e con il partenariato di Eurosintex e Montello.
#FestambienteSud #NextGreenGeneration