Manfredonia è entrata nuovamente a Montecitorio per raccontare una pagina bella della città scritta da uno dei suoi figli che hanno saputo darle lustro. Le porte della sala stampa del Parlamento, grazie all’on. Antonio Tasso, si sono aperte per la presentazione del libro “Bandiere e Primavere” di Salvatore Castrignano, pubblicato nel 2018, poco prima della sua scomparsa, e dal quale il giovane regista sipontino Stefano Simone ha tratto il film omonimo. Insieme a lui c’erano due dei tre attori che interpretano il sindacalista nel periodo pre universitario e in una fase più adulta (Alessandro Leone e Gianpio Guerra, assente Simone Balta che ha vestito i panni del futuro sindacalista nella sua fanciullezza), la moglie di Castrignano, Lina Grilli, il figlio Fabio, la corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Anna Maria Vitulano, che ha tracciato la figura del sindacalista sipontino, e Gennaro Pesante, collaboratore di varie testate della Capitanata approdato all’ufficio stampa della Camera dove attualmente è responsabile dei canali satellitare e youtube.
Anche Pesante, come la collega Vitulano, ha avuto per anni Castrignano tra i propri interlocutori più lucidi e preparati, qualità più che mai necessarie per il lavoro che i sindacalisti furono chiamati a svolgere negli anni in cui la Capitanata stava vivendo criticità su vari fronti tra cui spiccava la travagliata vicenda del petrolchimico Enichem Agricoltura, conclusasi con la dismissione del sito che determinò quello stato di crisi, sotto il profilo occupazionale, sociale e ambientale, che si tentò di sanare con un programma di reindustrializzazione dell’area finanziato dal Contratto d’Area. I due giornalisti hanno evidenziato, attraverso le rispettive testimonianze, il difficile compito di mediazione condotto da Castrignano insieme ad altri validi colleghi dell’epoca, tra cui Biagio Azzarone la cui vita venne stroncata da un malore improvviso.
“Quando mio padre ha saputo di avere un male che non gli avrebbe lasciato molto tempo da vivere – ha raccontato Fabio – ha deciso di scrivere il libro che aveva sempre rimandato di fare. L’ho aiutato materialmente nell’ultimo periodo della stesura perché non aveva sufficiente forza per stare al computer. Il senso di questo libro in cui egli si racconta attraverso gli accadimenti di un arco temporale che va da metà anni ‘70 ai primi del 1990, può essere condensato a mio avviso in una frase, quella che dà il titolo all’ultimo capitolo: ‘nessuno dev’essere lasciato solo’, nel lavoro come nella vita”.
Il deputato Tasso ha espresso apprezzamento e parole di elogio per il sindacalista della Cgil, dirigente della Camera del Lavoro di Manfredonia e segretario confederale, consigliere comunale e assessore, funzionario del centro per l’impiego, coordinatore di Manfredonia e poi di Capitanata dell’associazione Lavoro&Welfare nata per iniziativa di Cesare Damiano che ha scritto la prefazione di Bandiere e Primavere. “L’unico rammarico che ho – ha detto l’on. Tasso – è di non averlo conosciuto. Il libro e il film mi consentono di colmare questo vuoto. Avevo invitato, ed aveva accettato l’invito a presenziare questo incontro, l’ex parlamentare e sindacalista Guglielmo Epifani che però è venuto a mancare nei giorni scorsi. Il collega Cesare Damiano aveva già in agenda un impegno istituzionale ma si è detto assolutamente disponibile a partecipare ad una prossima iniziativa dedicata al libro o alla pellicola. Manfredonia, nonostante le difficoltà e le carenze fin troppo evidenti e dalle quali ha infinitamente voglia di riscattarsi, esprime professionalità e brulica di talenti da parte di giovani che meritano di avere maggiore evidenza e visibilità. Aprire loro le porte del Parlamento è un impegno che ho assunto sin dall’inizio e che in questi giorni ha centrato un altro grande obiettivo”.
L’incontro, trasmesso in diretta dalla web tv della Camera, si è concluso con le interviste di Radio Radicale e dell’agenzia televisiva nazionale Vista.