Domenica 22 Dicembre 2024

Pasquale Biscotti: la storia di un vero imprenditore

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Se n’è andato in silenzio, improvvisamente alla soglia dei suoi novant’anni nella sua Apricena. Scompare così Pasquale Biscotti, imprenditore di rango della mobilità, un faro per l’economia dauna. Con lui se ne va un bel pezzo di storia industriale, pieno di tenacia e di lucida passione, le stesse che  hanno distinto il suo impegno nell’azienda della famiglia Biscotti, un gruppche ha quasi un secolo di vita e che oggi vanta quattro centri operativi, duecento dipendenti e una flotta di settanta autobus, dispiegata in tre società. La storia  dell’azienda nasce nell’immediato dopoguerra, ma  le sue radici risalgono ai primi del novecento per  intrecciarsi con i grandi sommovimenti tecnologici e sociali dell’epoca. Era infatti Tommaso Biscotti, il  nonno di Pasquale, che già esercitava servizi di trasporto con diligenze trainate da cavalli tra Vieste ed Apricena per arrivare alla ferrovia. E da Apricena non si spostò più quel gruppo di pionieri giunti da Vico del Gargano,  perché poi toccò a suo padre Nicola, rilevare un’azienda e fondare la società Biscotti Tommaso e figli. La seconda guerra mondiale mise però a dura prova la sopravvivenza dell’azienda. Il cavalier Mussolini obbligava i mezzi pubblici ad andare a gasogeno per fronteggiare la carenza di materie prime. Ma era dura attraversare le salite. Eppure, l’intraprendenza di Nicola, provetto tecnico di motori, pensò bene di superare la difficoltà affrontando i dislivelli con il supporto di un piccolo serbatoio a benzina. Ma non è tutto. Fu sempre  Nicola Biscotti a trasformare un camion inglese per farne una carrozza con tanto di telaio da poter viaggiare, quando i tedeschi requisirono tutti i mezzi dell’Azienda.  Nel 1956 nascono le Autolinee Biscotti. Il resto è storia dei nostri giorni. Il debutto in Anac, dove per quarant’anni Pasquale  è prima Consigliere, quindi Vice Presidente. Poi l’esperienza del Car Bus e, negli anni ottanta, le prime autolinee a lunga percorrenza, sino alla nascita di nuove società del gruppo per il trasporto pubblico e del noleggio. Le carte raccontano anche che fu Pasquale Biscotti, già negli anni ottanta, ad immaginare Promobus, una sorta di  Flixbus ante litteram. Il vecchio imprenditore aveva intuito come sarebbero andate le cose con la discesa dei grandi gruppi. Anche se ora  non c’è più, Pasquale Biscotti lascia la traccia profonda, anche romantica di un grande esempio di serietà e dedizione nelle Aziende del Gruppo, dove oggi il figlio Nicola e Pasquale, il nipote, hanno il compito di continuare una bella avventura imprenditoriale. Perché la storia continua. La flotta deve  proseguire la sua rotta. Anche nel ricordo del suo grande Ammiraglio che riposa in pace.

Micky dè Finis

Articolo presente in:
Capitanata · News · Venti ed Eventi

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