Giovedì 4 Luglio 2024

L’importante è… finire. Costi quel che costi!

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A firma di Giovanni Gatta, collaboratore di ManfredoniaNews.it, apprendiamo con sconcerto la decisione di portare a compimento il ponte di V.le di Vittorio che scavalca il binario ferroviario e si immette sul Lungomare di Siponto. Articolo intitolato: In cantiere 50 milioni di euro per le opere pubbliche di Manfredonia. La motivazione è che si sono finalmente trovati i finanziamenti per completare l’opera. Il giornalista si augura inoltre che tutte le “incompiute” di Manfredonia (oggetto in anni passati anche di servizi di Tv locali come Telenorba, ricordiamo l’allora inviato Dott. Giacinto Pinto, nel caso specifico) trovino finalmente compimento e donino alla città un po’ di benessere. Anche lo scrivente è d’accordo con questo augurio. Ma la domanda sporge spontanea: benessere per chi? Non certo per i residenti delle palazzine che il ponte costeggerà, infatti a opera compiuta si eleverà ad una altezza compresa fra il secondo e terzo piano ed a poche decine di centimetri dallo stabile più vicino. Le famiglie che abitano in questi immobili sono infatti già sul piede di guerra e si stanno già riorganizzando per riprendere la lotta che già portarono avanti anni fa. Oltre tutto durante gli anni scorsi si era già rivista l’idea progettuale trasformandola in un ponte non più carrabile ma pedonale, ma anche questa idea col tempo trascorso è diventata obsoleta. Pensando poi a come si svilupperà la citta nei prossimi anni e quindi guardando già allo spostamento della stazione ferroviaria e alla scomparsa del tratto ferroviario, già questa una realtà, escluse quelle poche corse della stagione estiva, ci domandiamo e pensiamo che chiunque dotato di un sufficiente “buon senso”, si domandi: che senso ha spendere questi soldi per un’opera che così pensata e progettata è praticamente inutile? Siamo sicuri che sia un’opera utile per i cittadini di Manfredonia? Certo che spendere 950.000 € per un’opera inutile, fra l’altro, pagata anche con le nostre tasse,  con le casse del comune in rosso profondo e servizi molto più importanti del ponte da completare e realizzare non ci sembra assolutamente un buon utilizzo delle risorse di qualsiasi origine. Alla luce di quello che sarà l’assetto urbano di questa zona a breve, il progetto andrebbe completamente rivisto e dovrebbe prima di tutto rappresentare un qualcosa di veramente utile e fruibile e rappresentare inoltre il recupero di un’area fortemente degradata. E’ in questo modo che, una città guarda al futuro e comincia a percorrere la cosiddetta “Transizione Green”, di cui tanti parlano bene ma razzolano male,  questa realizzazione sembra la traduzione più “esaustiva” del termine. Credo che si possano collegare le due zone con un semplice passaggio a raso, ed investire in altre opere più utili e necessarie, fruibili da tutta la comunità, penso soprattutto a delle zone verdi, invece delle “solite” costruzioni edili. Mi permetto di ricordare che il cosiddetto “verde pubblico” che nella nostra amata cittadina consiste in qualche aiuola, spesso malmessa, è necessario  cominciare a immaginare e realizzare ben altro. Siamo sicuri che l’importante è ….finire?

Francesco Fabiano

 

In cantiere 50 milioni di euro per le opere pubbliche di Manfredonia

 

Il ponte “dei sospiri” che doveva unire Manfredonia a Siponto

Progetto “fronte mare” una delle tante opportunità perse per il futuro di Manfredonia

Articolo presente in:
Comunicati · News

Commenti

  • SEGUII CON INTERESSE L’ARTICOLO DI QUALCHE MESE FA SUL PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE. OGGI MI SONO IMBATTUTO IN QUESTO INTERVENTO E VORREI DIRE CHE, INNANZITUTTO, L’ARTICOLO DI GIORNALE ELENCAVA TUTTE LE OPERE CANDIDATE PER I FINANZIAMENTI, PER CUI NON CAPISCO ASSOLUTAMENTE IL MOTIVO DI QUESTO INTERVENTO, VISTO CHE LE OPERE ELENCATE NON SONO STATE INVENTATE DALLA REDAZIONE DEL GIORNALE O DALL’ARTICOLISTA, CHE SI LIMITAVA A CITARLE, MA FANNO PARTE DI UN “PIANO TRIENNALE” PUBBLICATO E VISIBILE DA TUTTI.

    POI VORREI DIRE TANTE ALTRE COSE, SE CONSIDERIAMO CHE I RESIDENTI DI QUEI PALAZZI, CHE IN PASSATO SI OPPOSERO ANCHE ALL’IDEA DI RENDERE ALMENO CICLABILE E PEDONALE IL PASSAGGIO. UN ATTEGGIAMENTO POCO CONDIVISIBILE, A MIO AVVISO, VISTO CHE NON HO MAI SENTITO UNA SOLA PAROLA CONTRO LA SPAZZATURA CHE DA SEMPRE SI ACCULMA IN QUEL POSTO, RENDENDOLO UNA DISCARICA A CIELO APERTO.

    UN ATTEGGIAMENTO CHE SINCERAMENTE NON HO MAI CONDIVISO PER I MODI. ED IL SOTTOSCRITTO VIVE A DUE PASSI DA QUEL PONTE CHE DA DECENNI GIACE INCOMPIUTO.

    GRAZIE ALLA REDAZIONE DI QUESTO GIORNALE

    anto.A 28/06/2021 15:52 Rispondi
  • Il ponte è stato costruito nel posto sbagliato! L ingegnere è un idiota opp è stata pagato. Anche un bambino che vuole realizzare un ponte avrebbe pensato all’ area vicino mafrolla! Li dove stanno parcheggiare le macchine sta lo spazio per il ponte in più la stava é abbastanza larga! Invece pensate se devono finire quel ponte come minimo per trovare lo spazio per la discesa e permettere le macchine di muoversi, il ponte de e arrivare fin gui la cava perché nn c è spazio! Ci sono i palazzi troppo vicini, la stava è stretta! Gia così i pullman restano nloccati per dei stubodi che parcheggiano male, figuratevi se fanno anche girare le macchine per Siponto! Da mafrolla è perfetto, quello stubito che ha costruito la il ponte dovrebbe ridare tutti i soldi indietro ed essere radiato in quando e idiota per non dire altro! Grazie

    Michela 16/04/2021 8:26 Rispondi

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