La proroga al 31 maggio 2021 delle procedure per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili con oneri a carico del Ministero è un’ottima notizia, ma non una vittoria.
La vertenza che riguarda gli LSU di Manfredonia, è bene evidenziarlo, non è di una o di un’altra parte politica o di questo o quell’altro sindacato, perché riguarda l’intera città in quanto ci sono ben 119 famiglie manfredoniane coinvolte. Pertanto, come dovrebbe essere per ogni problema che d’ora in poi si vuole tentare di risolvere, bisogna giocare una partita corale, ognuno per il proprio ruolo.
Certamente (permettetemi di togliermi un sassolino dalla scarpa), ci fa piacere poter rispedire al mittente le accuse di essere “improvvisati amministratori” e “abili demagoghi”, ma l’obiettivo non è quello di dimostrare di aver avuto ragione navigando controvento negli ultimi mesi. Ora occorre concentrarsi su ciò che è il vero risultato da raggiungere, ovvero il diritto a 119 lavoratori che portano avanti gran parte degli uffici comunali, a vedersi riconosciuto un posto di lavoro stabile dopo quasi 25 anni di precariato.
Pertanto, mi preme far presente un dato importante: ad oggi, nonostante la proroga, le procedure potrebbero essere completate soltanto per 15 LSU. È dunque importante che adesso la Commissione Straordinaria si attivi (mettendo da parte orgoglio e pregiudizi) e che in questa vicenda il Comune di Manfredonia diventi finalmente protagonista, incalzando il Ministero per ottenere l’invio di una nuova manifestazione d’interesse.
Il 31 maggio è vicino, le procedure da attivare non sono semplici.
Noi ci siamo, CON tenacia, CON gli LSU, CON Manfredonia.
Maria Teresa Valente
CON MANFREDONIA