La civiltà di un popolo si misura dalla forza che esso riesce ad imprimere nel conservare e tramandare ai posteri la storia, l’arte, la cultura e il decoro della propria città. E proprio su quest’ultimo che non ci stancheremo di porre l’accento. Tanti gli episodi di “ordinaria” violenza perpetrata da parte di quei cittadini che, imperterriti continuano a lasciare rifiuti ovunque, in spregio agli sforzi che tanti compiono per conservarne il decoro. Questa volta la nostra attenzione si è posata su di un episodio alquanto curioso. Da oltre un mese, in via Rivera, alle spalle della Casa di Riposo “A. Rizzi”, sul marciapiedi troneggia una vecchia sedia che qualche “incauto” cittadino ha abbandonato. A parte la mancanza di sensibilità e rispetto di quell’individuo autore dell’insano gesto, la cosa che ci lascia esterrefatti, è il comportamento, alquanto insolito dell’’Ase che non ha ancora provveduto a rimuoverla, dando adito ad altri di depositare i propri rifiuti, non solo. Comunque, una “buona” azione è stata compiuta. Quella sedia ha trovato il suo padrone, un gattino nero, che molto spesso la utilizza per fare il suo bravo pisolino pomeridiano. Questa mattina, addirittura abbiamo notato la presenza di un panno bianco sulla sedia. Rifiuti, poi rimossi, ma la sedia è ancora al suo posto. A questo punto viene spontaneo chiedersi: Perché quest’ultima è ancora lì, forse per non fare un torto al gattino?
Matteo di Sabato