La Puglia cresce ininterrottamente da cinque anni. Nel 2019 il Prodotto interno lordo è aumentato dello 0,7 per cento, posizionando la Puglia al terzo posto nella classifica nazionale dopo la Provincia autonoma di Bolzano (+1,5%) e la Sardegna (+0,8%).
A rilevarlo è l’Istat che ha diffuso il report sui conti economici territoriali del triennio 2017-2019.
La performance pugliese è identica a quella della Lombardia (+0,7%) e dell’Emilia Romagna (+0,7%), maggiore rispetto al dato di crescita nazionale (+0,3%), del Nord Est (0,5%), del Nord Ovest (0,4%), del Centro (0,3%) e del Mezzogiorno (0,2%)
In termini assoluti il Prodotto interno lordo della Puglia ha raggiunto i 73,063 miliardi di euro, 472 miliardi in più rispetto al 2018, quando totalizzò un valore di 72,591 miliardi di euro; e 1,270 miliardi in più rispetto al 2017, anno in cui il Pil della Puglia raggiunse il valore di 71,793 miliardi.
“La crescita della Puglia è costante da cinque anni a questa parte”, ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci.
“Dal 2015 al 2019 siamo cresciuti con una media di quasi un punto all’anno. La Puglia, con le sue imprese e i suoi lavoratori ha fatto un grandissimo sforzo per risalire dopo il calo della grande crisi finanziaria ed economica globale del 2009. E l’ha fatto anche la Regione Puglia sostenendo le sue imprese con strumenti di agevolazione mirati. Con le misure gestite da Puglia Sviluppo sono stati movimentati investimenti per 5 miliardi di euro negli stessi anni di crescita del Pil, cioè a partire dal 2015. Nonostante la soddisfazione, questo è il tempo di rimboccarsi ancora di più le maniche, perché la crisi economica generata dalla pandemia sta mordendo in modo feroce l’economia mondiale e di certo non ci farà sconti”.
Alla performance sul Pil l’Istat ha associato il reddito disponibile delle famiglie consumatrici per abitante. La Puglia è passata dai 13.955 euro de 2017 ai 14.242 del 2018 ai 1.484 euro del 2019, anche qui con un trend di crescita costante.
“Il nostro impegno, in questo frangente inaspettato e gravissimo – ha proseguito Delli Noci – è quello di sostenere il tessuto produttivo e in particolare le necessità di liquidità delle imprese perché possano reggere all’impatto della crisi e poi riprendere a crescere come è avvenuto negli ultimi 5 anni. Tra Microprestito e Titolo II Circolante stiamo immettendo liquidità nel sistema imprenditoriale per circa 2 miliardi di euro, tra finanziamenti e sovvenzioni, e agevolando circa 15mila imprese”.