“Il cortometraggio diretto da Lorenzo Sepalone e prodotto da Impegno Donna con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri è visibile da oggi su YouTube.” Un cortometraggio in grado di denunciare il diffuso fenomeno della violenza sulle donne, in maniera profonda e delicata, ma al contempo incisiva e realistica.
Il punto di vista adottato è quello del victim blaming, quell’atteggiamento che contribuisce a far radicare sempre di più il senso di colpa nella vittima. È colpa della donna se l’uomo perde la pazienza e le molla uno schiaffo, è colpa della donna se viene stuprata perché “come eri vestita?”, è colpa della donna che vuole uscire con le amiche, trascurando il partner.
È colpa della donna se vuole indipendenza economica. È egoista se vuole conciliare famiglia e lavoro e tutta una serie di atteggiamenti micro violenti, invisibili, subdoli che rientrano nell’iceberg della violenza. Poi la rinascita, simboleggiata da un tuffo in piscina. La psicanalisi rivela come lo sprofondare nell’acqua per poi riemergere riveli un passaggio da uno stato di consapevolezza ad un altro. È proprio ciò che si verifica nel corto, dalla piscina la protagonista si ritrova a risalire in un mare, sulla cui riva ritrova altre donne, di differenti nazionalità che le sorridono.
Questo il senso di “Insieme”. Duplice, a mio parere, l’interpretazione. Possono essere o le donne che non ce l’hanno fatta che “più vive che mai”, come il titolo dello spettacolo teatrale promosso dai ragazzi e le ragazze del gruppo teatrale “Sporchiamoci le mani – Great, del Distum di Foggia in collaborazione con Impegno Donna, spingono la giovane a divenire voce anche per loro che voce non hanno più, o semplicemente un atto di sorellanza e riconoscenza nelle comuni lotte che ci riguardano quotidianamente. Guardatelo, condividetelo, divulgatelo!
Angela La Torre