Domenica 3 Novembre 2024

Feste in zona rossa: divieti, chiusure e pochi a tavola. Le regole di Natale e Capodanno (DOC)

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Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, l’Italia per le feste in lockdown a singhiozzo tra dieci giorni ‘rossi’, solo quelli i festivi e prefestivi, e quattro giorni ‘arancione’.

Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, l’Italia per le feste in lockdown a singhiozzo tra dieci giorni ‘rossi’, solo quelli i festivi e prefestivi, e quattro giorni ‘arancione’.

I giorni in zona rossa: il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021

Spostamenti. Uscite solo per spesa, messa, attività motoria

Il messaggio è chiaro: bisogna restare a casa. E dunque è vietato spostarsi tranne che non ci siano motivi di lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente per la quale si potrà muovere una sola persona con eventuali figli minorenni.

Resta sempre consentito viaggiare per fare rientro alla propria residenza, domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner. Si potrà uscire per andare nei negozi o a Messa o per fare attività motoria. Sempre con l’autocertificazione. Sarà consentito anche raggiungere le seconde case, purché all’interno della propria Regione.

Incontri. Due non conviventi a tavola, più i bambini

Due posti a tavola in più, oltre a quelli di bambini fino a 14 anni e persone disabili. E’ la deroga concessa al blocco degli spostamenti che consentirà a familiari, fidanzati ma anche amici di incontrarsi nei giorni festivi e prefestivi e dunque di poter festeggiare insieme sia a Natale che a Capodanno rispettando però sempre il coprifuoco entro le 22.

Una famiglia potrà dunque invitare a casa due persone che potranno portarsi dietro i bambini e persone non autosufficienti a loro affidate. Incontri che potranno avvenire, una volta al giorno, con spostamenti dentro la regione.

Bar e ristoranti. Sempre chiusi, consentito l’asporto

Bar e ristoranti chiudono dalla vigilia di Natale per riaprire il 7 gennaio, a festività ormai concluse. Dunque niente pranzo fuori il giorno di Natale o per il primo dell’anno o per la Befana come era invece previsto nel vecchio Dpcm, niente colazioni, aperitivi, niente caffè neanche seduti al tavolo fino alle 18.

Chi vorrà potrà rimanere aperto ma solo per il servizio a domicilio o per l’asporto entro le 22. Anche, bar, pasticcerie, gelaterie potranno continuare a lavorare ma solo se offriranno questi servizi.

Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti.

Negozi. Aperti supermercati, farmacie, parrucchieri

Supermercati e alimentari ovviamente sempre aperti tranne che il giorno di Natale e il primo dell’anno. Negozi invece sempre chiusi, ma nella lista delle 35 attività commerciali che restano aperte nei giorni di zona rossa ci sono, così come previsto anche nel Dpcm che istituiva le nuove zone rosse, anche parrucchieri e barbieri. E poi naturalmente farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali.

Chiusi naturalmente centri commerciali e mercati tranne che per la vendita di alimentari.

I giorni in zona arancione: 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021

Spostamenti. Libertà di movimento nel proprio comune

Ci si può muovere liberamente ma solo all’interno del proprio comune o al massimo per raggiungere quello più vicino per l’acquisto di beni di prima necessità se non disponibili. Ci si potrà muovere comunque all’interno della propria Regione per raggiungere le seconde case. Unica deroga concessa dal governo per chi abita in centri con meno di 5.000 abitanti: in questo caso ci si potrà spostare nel raggio di 30 chilometri ma non per raggiungere capoluoghi di provincia. Se si è costretti a muoversi comunque per ragioni di lavoro, necessità o salute o per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione lo si potrà sempre fare muniti di autocertificazione. Occhio alle ordinanze regionali.

Incontri. Nessun limite, ma è raccomandato evitarli

Non c’è nessun limite agli incontri se non quello del buon senso. La raccomandazione del governo resta sempre quella di evitare di ricevere in casa propria persone non conviventi e di tenere sempre la mascherina indossata se comunque si dovesse decidere di farlo. Soprattutto in presenza di persone anziane o fragili.
Il Dpcm non prevede però alcuna restrizione negli incontri nè alcuna giustificazione per chi esce di casa. Dunque, nei giorni in arancione, si potrà far visita a familiari o amici senza un limite nel numero delle persone che possono spostarsi. Restano vietate ovviamente le feste.

Bar e ristoranti. Restano off limits, sì al servizio a domicilio

Per i locali pubblici non cambia nulla: rosso o arancione, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, ristoranti, che ormai hanno riaperto quasi in tutte le regioni
( da domani anche in Toscana, Campania, Val d’Aosta, provincia di Bolzano appena tornate in giallo), dovranno abbassare nuovamente le saracinesche. Chi lo riterrà potrà continuare a lavorare solo con il domicilio o con l’asporto entro le 22 non consentendo però ai clienti di sostare a consumare cibi e bevande in prossimità dei locali. Sono moltissimi i ristoranti che offriranno la consegna a domicilio di menù particolari per i pranzi di Natale e Capodanno.

Negozi. Tutti in funzione con orari allungati

Per i negozi, aperture a singhiozzo, calendario alla mano. Nei giorni in arancione potranno aprire gli esercizi commerciali di qualsiasi tipo, con orari continuati e allungati fino alle 21 per evitare che, soprattutto nei primi giorni della prossima settimana, si creino assembramenti per gli ultimi acquisti di regali di Natale prima della chiusura anticipata la sera di mercoledì 23.

Riapertura per i primi tre giorni della settimana di Capodanno. E chi lo riterrà conveniente potrà riaprire per un solo giorno anche lunedì 4 prima della nuova serrata della vigilia e del giorno dell’Epifania.

decretobollinatook

Graziano Sciannandrone

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