Prendendo spunto dalla tragedia di Caivano dei giorni scorsi, in cui ha trovato la morte la diciottenne Maria Paola tramite un gesto inconsulto di suo fratello, HER lancia un appello chiedendo alla stampa di usare le parole in maniera corretta. Infatti, è facile, non solo leggere sui giornali ma anche quando parliamo tra noi, incorrere nel misgendering, ovvero definire una persona transessuale usando gli articoli, i pronomi e le parole in maniera errata rispetto alla sua identità sessuale. Questo vuol dire che si definisce una persona in base al sesso biologico e non al genere di questa persona, con il quale è giusto che venga identificata.
HER, nel video allegato che ci ha chiesto di diffondere, spiega molto chiaramente che con una persona nata femmina che si sente maschio bisogna usare il maschile e considerarlo a tutti gli effetti un uomo, stessa cosa vale per una persona transessuale nata di genere maschile ma che va dalla parte femminile, va considerata donna e quindi di deve usare il femminile quando ci si rivolge a LEI.
Potrebbe sembrare un’osservazione futile, ma, al contrario, è molto importante che si faccia attenzione a come rivolgersi ad una persona transessuale, soprattutto è una questione di rispetto della persona e della sua identità. Nessuno penserebbe mai di rivolgersi ad un uomo con il femminile o ad una donna con il maschile. Dunque, giornalisti o no, impariamo ad usare i pronomi e le parole rispettando l’identità delle persone.
Mariantonietta Di Sabato
I pronomi sono importanti, il linguaggio usato da tutti e da ciascuno è molto importante. La conoscenza e le informazioni corrette, specifico corrette, su questi temi sono davvero importanti. Per evitare che tragedie come quelle di Caivano e molti altri tristi episodi a sfondo omofobico possano non avere luogo.
Per inciso, l’omosessualità è parte della natura, e “non è” contro natura come ancora alcuni politici, con incredibile non curanza vanno esprimendo. Questo non toglie nulla all’unicità e al rispetto che si deve a qualunque tipo di rapporto.
“L’Amore non ha genere” è uno slogan ormai di lungo corso del nostro Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Perché mai le coppie etero, o le famiglie naturali, dovrebbero sentirsi minacciate da tutto questo?
Grazie ad Her per lo splendido lavoro di comunicazione sociale che svolge con grazia, verità e semplicità!