La domanda più ricorrente in questi giorni è: “come sarà gestita la ripartenza dell’Italia nella chiacchieratissima fase due”? Riapriranno i bar, i ristoranti, i lidi balneari? E se si, come? Saranno obbligatori i dispositivi di sicurezza? Le autorità deputate a decidere si muovono con cautela e con la consapevolezza che questa “guerra” ha in sé un problema serio: il nemico è invisibile e subdolo. Abbiamo chiesto un parere a Francesco Schiavone Presidente della Proloco di Manfredonia. “Sembra che dal 4 Maggio alcune restrizione saranno eliminate e un pezzo del motore del nostro Paese potrà ripartire, ma è inutile negarlo la preoccupazione di un ritorno del contagio incide sulle decisioni e i buoni propositi. E’ difficile. E’ davvero difficile avventurarsi in un’analisi della situazione futura. Dobbiamo agire con prudenza, ognuno di noi dovrà mostrare un grande senso di responsabilità facendosi parte attiva di un processo di ripresa che, se poco organizzata, ci porterà a rivivere l’incubo iniziale; saranno indispensabili i controlli delle Forze dell’Ordine, pur sapendo che gli uomini in divisa non bastano per coprire l’intero territorio”. Manfredonia, città a vocazione turistica, ha bisogno di ripartire con il massimo rispetto delle linee guida che il governo ci fornirà. Purtroppo ad oggi non sappiamo come potremmo consumare un aperitivo al bar, se in spiaggia basterà mantenere la distanza di sicurezza, come fruire dei trasporti pubblici o degli attrattori culturali. E allora come ci dobbiamo comportare? “Dobbiamo imparare a convivere con un virus che è un po’ meno forte, un po’ più conosciuto ma che non è stato ancora sconfitto e nemmeno allontanato” continua Schiavone. “Per quanto riguarda le politiche turistiche della nostra città, noi della Pro Loco abbiamo un’idea piuttosto chiara: indirizzare le risorse necessarie per attrarre il turismo di prossimità. E’ inutile nascondere che sarà difficile rincontrare, nell’immediato, gli stranieri tra le strade del territorio garganico perché saranno impossibilitati a muoversi agevolmente con aerei e navi durante i prossimi mesi. Il turismo per il paese Italia rappresenta un industria con un fatturato di circa 60 miliardi di euro, pari circa al 13% del pil nazionale, mentre esportiamo circa € 40 miliardi”. Cosa significa? “Significa che bisogna attrarre tutti gli italiani abituati a dirigersi verso destinazioni straniere e convincerli che quest’anno vale la pena conoscere meglio l’Italia e le sue bellezze. I migliori turisti dell’anno 2020 per l’Italia dovranno essere gli italiani stessi. Noi dobbiamo farci trovare pronti, con un adeguata cabina di regia, a promuovere il territorio garganico e ad accogliere in massima sicurezza quelle famiglie che si potranno spostare più agevolmente in auto e che, percorrendo pochi chilometri dalla propria abitazione, vorranno scoprire i borghi, le spiagge e le montagne più suggestive e tutti gli attrattori culturali del Gargano. L’automobile famigliare sarà il mezzo più sicuro per evitare i contagi a differenza di treni ed aerei, per questo motivo dobbiamo incentivare il turismo di prossimità, che potrebbe rappresentare l’ancora di salvezza per la nostra economia; non è possibile immaginare che ci siano persone che, vivendo a pochi chilometri da noi, conoscano le Maldive, l’Egitto, l’America e non abbiano mai visitato le nostre bellezze. E’ su questo target di turisti che dobbiamo concentrare le nostre energie. Purtroppo, sarà impossibile puntare sui grandi eventi, sull’energia della musica, sulla bellezza dei concerti e sulla forza del teatro, quindi la sfida sarà quella di reinventarsi per indirizzare gli interventi straordinari da mettere in campo e continuare ad essere competitivi. Bisogna studiare presto un’attività di promozione dei siti UNESCO, del turismo di montagna e quello “active”, del turismo slow e culturale”, dichiara Francesco Schiavone. Difficile ipotizzare come vivremo la nostra amatissima festa patronale e peggio ancora il prossimo Carnevale, tenuto conto delle indiscrezioni che si leggono circa l’organizzazione dei grandi eventi a livello nazionale, che riportano al prossimo anno qualsiasi tipo di riapertura. “La nostra città ha bisogno di rialzarsi presto, per questo motivo chiedo a tutti i miei concittadini di comprare ciò che serve, proprio nelle attività commerciali di Manfredonia, per non disperdere ricchezza e per sostenere l’economia locale. E’ fondamentale parlare oggi di ciò che ci aspetta tra quale settimana, ma lo dobbiamo fare con la consapevolezza che occorre ancora fare sacrifici, che dovremmo avere un atteggiamento mentale diverso rispetto al passato. Sarà difficile ripartire ma allo stesso modo sarà entusiasmante sapere che, dopo aver rinunciato ad un pezzo della nostra libertà, la vita ci sorriderà più di prima”, conclude Schiavone.
Antonio Marinaro