Il servizio di supporto è rivolto ai nostri operatori sanitari, ai pazienti Covid, ai loro parenti e ai pazienti in condizioni di sofferenza psicologica
Anna Maria Prencipe, Giuliana Placentino, Grazia D’Onofrio, Cinzia Tulipani e Filomena Ciccone sono i cinque volti del Servizio di Psicologia Clinica del nostro Istituto a disposizione dei pazienti Covid-19 e dei loro parenti, degli operatori della Casa Sollievo della Sofferenza e dei pazienti ospedalieri, che in questa emergenza vedono le proprie condizioni psicologiche alterate da ansia, angoscia e fragilità emotive.
«In queste settimane difficili, – ha raccontato Giuliana Placentino – io e le mie colleghe abbiamo avuto contatti telefonici con alcuni amici sottoposti a quarantena preventiva o ad autoisolamento, che faticavano ad accettare la loro attuale situazione. Sentimenti di ansia e solitudine caratterizzavano le loro giornate. Con il passare dei giorni ci siamo rese conto che potevamo donare le nostre competenze e il nostro tempo ai tanti colleghi medici, infermieri, operatori sanitari in prima linea nei reparti Covid della Casa Sollievo della Sofferenza, e a tutti coloro che in questo periodo vivono forme di disagio emotivo».
È nato così il progetto IN ASCOLTO, uno sportello virtuale di assistenza psicologica, accolto con grande favore dalla direzione sanitaria e amministrativa della Casa Sollievo, che sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13, per rispondere alle chiamate e alle richieste e programmare i colloqui che si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.
Non tutti sono in grado di gestire lo stress psicologico che questa emergenza ha creato e ovunque è possibile leggere le tante testimonianze delle difficili situazioni che gli operatori sanitari si trovano ad affrontare quotidianamente, nessuno resta indifferente di fronte ai sensi di colpa dei pazienti e all’impotenza provata dai parenti, per questo motivo «ognuna di noi ha messo a disposizione il proprio contatto telefonico e la mail affinché chi ne ha bisogno possa raggiungerci nelle modalità che più preferisce. Ogni paziente che ci contatterà – continua la psicologa – avrà un appuntamento, che si svolgerà in videochiamata, su Whatsapp o Skype».
Per i pazienti ricoverati o per quelli monitorati a casa, i medici potranno richiedere consulenza psicologica, che si svolgerà sempre in videochiamata grazie a particolari procedure attivate dai Servizi Informativi presenti nel nostro ospedale.
«Noi siamo attive e pronte per accogliere tutte le vostre richieste» conclude Giuliana Placentino.