“Sono numerose – spiegano i pentastellati – le segnalazioni ricevute dai candidati che lamentano difformità tra i punteggi della graduatoria finale e quelli riportati durante la procedura sia per quello che riguarda le prove concorsuali che i titoli posseduti. Guardando gli atti risulta che siano state valutate differentemente identiche esperienze lavorative, una circostanza che attesterebbe una presunta illegittimità dell’operato dell’amministrazione dell’azienda ospedaliera di Foggia. A questo si deve aggiungere anche una rimodulazione del numero di posti messi a bando, passati dai 2445 iniziali ai 2149 definitivi. Una rideterminazione di cui si è saputo solo a concorso espletato, per cui 296 partecipanti che ritenevano di essere in posizione utile all’assunzione hanno scoperto di non esserlo. Circostanze che porteranno sicuramente a centinaia di ricorsi, per questo abbiamo presentato una diffida agli Ospedali Riuniti di Foggia per chiedere di annullare la graduatoria in autotutela per la successiva riapprovazione. Procedure come questa devono essere svolte nella massima trasparenza per garantire tutti i candidati. Trasparenza che, purtroppo, in questo come in altre procedure, non sembra essere stata garantita”.
ma per favore anadate a fare campagna elettorale in un’altra città
ve ne siete fregati di tutto e ora per quattro mascherine volete ottenere una credibilità che non siete stati capaci di conquistare sul territorio un solo voto. siete insipidi e senza sale
Rosa Barone, ho l’impressione che tutta la politica del territorio si sia arresa alla riapertura dei reparti di Manfredonia, e queste interrogazioni servono per distrarre l’opinione pubblica. Siamo in un momento difficile, come lo è Vieste, Vico del Gargano e altre città, solo che a loro è stata data la possibilità di tutelarsi dal Coronavirus. Sarebbe stato un ottimo risultato, invece, ottenere almeno la riapertura di tutti reparti che a suo tempo furono chiusi. Purtroppo non siamo cosi efficaci, Manfredonia vive di proclami e di promesse. Se non riusciamo adesso, quando rivederemo il nostro ospedale come prima?